Castelnuovo di Farfa- don Staffen Nkodia -Assemblea del 20 novembre convocata in chiesa
Biblioteca DEA SABINA
Castelnuovo di Farfa- In merito all’Assemblea di domenica 20 novembre convocata in chiesa dal nuovo parroco don Staffen Nkodia-
Castelnuovo di Farfa- 17 novembre 2022-Se dobbiamo interpretare alla lettera ciò che il sig. Manzo ha scritto nell’articolo del 14 novembre apparso sul giornale “Rieti in vetrina” è chiaro che don Staffen Nkodia , “ in piena sintonia con il sindaco Luca Zonetti” , si sia risposto da solo sul perché del “torpore” e decadimento politico /culturale del nostro Castelnuovo.
Voglio sperare che Il nuovo parroco abbia fatto un’attenta analisi dell’enorme divisione, o meglio della “frantumazione” del tessuto sociale di Castelnuovo ch’è dovuta proprio all’ egemonia della Lista Unica, senza opposizione, che amministra con Zonetti il nostro Comune e il Centro Anziani ,soffocando le proposte politiche e culturali dei Cittadini non rappresentati a Palazzo Perelli. Il Sig. Manzo scrive che il nuovo parroco intende “svegliare i cittadini dal loro comodo torpore” , ma veramente il torpore esiste e prospera comodamente a Palazzo Perelli da molti anni, mentre il Centro Anziani ha riscritto la “Storia di Castelnuovo” con un “AMARCOD” che ha depennato manifestazioni Culturali e Sportive realizzate da Cittadini non allineati e omologati al “potere politico” . Il sindaco Zonetti , assieme al suo assessore alla Cultura e al suo vice-sindaco Mei Stefano, non rispondono alle proposte culturali formulate dai Cittadini non “appecoronati” al “potere” della loro maggioranza amministrativa. Voglio sperare che il nuovo parroco non si faccia “portavoce” di quest’Amministrazione Zonetti, ma che voglia essere , come dice Papa Francesco, anche il parroco degli esclusi e degli emarginati dalla vita sociale. Chiarisco che i Cittadini esclusi dalla vita politica e culturale del nostro Borgo sono nati a Castelnuovo , sono contribuenti oltre che essere discendenti ,da varie generazioni , di Veri Castelnuovesi. Credo che al nuovo parroco basti consultare il registro parrocchiale o leggere i nomi incisi sulle lapidi, sia dei Caduti che del nostro Cimitero, per verificare le mie affermazioni. Voglio sperare che il nuovo Pastore abbia fatto un’attenta analisi della storia del nostro amato Castelnuovo ,chiedendo informazioni obiettive ed esaustive ,non solo ai “consigliori” e ai “politici” costruttori di barriere e confini, ma a tutte “le campane” anche a quelle silenziate dal “Potere amministrativo”.
Credo che lei ,Don Staffen, conosca il significato del termine CONFINE.
“Confine è una parola pericolosa perché appartiene in primo luogo alla semantica della chiusura ma, come tutte le parole “sol che rifletta sulle loro vibrazioni e se ne interroghi la perenne ambiguità” sa dire altro : è la linea che garantisce la nostra identità ma, dal cui orizzonte , arricchiti dalla consapevolezza di ciò che siamo, ci permette di guardare oltre e, quindi, spingere lo sguardo oltre i suoi limiti”.
Concludo augurandomi che lei, Don Staffen, sia “Il Pastore” che sappia rimettere in essere l’ECUMENISMO della Chiesa nel nostro Castelnuovo, accogliendo e ascoltando anche le minoranze escluse e non rappresentate dal sindaco Zonetti .
Franco Leggeri, Castelnuovese
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