Rosella Postorino- Mi limitavo ad amare te –Biblioteca DEA SABINA

Biblioteca DEA SABINARosella Postorino-

Rosella Postorino- Mi limitavo ad amare te –

Feltrinelli Editore

DESCRIZIONE di Luana Favaretto

Il romanzo estremamente coinvolgente di Rosella Postorino prende spunto da una storia vera. Nel 1992, durante l’assedio di Sarajevo, i bambini dell’orfanatrofio di Bjelave vennero trasferiti in Italia per essere messi in salvo. Molto furono adottati anche se i genitori biologici erano ancora in vita e non tornarono più in Bosnia. Se l’intento era buono, togliergli dal pericolo dei bombardamenti, dalla crudeltà dei cecchini, dalla fame e dagli orrori della guerra, il risultato finale non fu altrettanto degno di lode. Figli e genitori che non hanno mai smesso di cercarsi né di rassegnarsi alla perdita. In questo dramma si ambienta la storia di Omar, Nada e Danilo i tre indimenticabili bambini protagonisti principali del romanzo. Con storie familiari, personalità e atteggiamenti nel corso degli eventi, completamente diversi tra loro, hanno in comune l’esodo verso l’Italia e la difficoltà nell’integrazione. Ognuno di essi con la sua vicenda personale, ognuno con il suo fardello di ricordi e orrori, ma uniti dalla solidarietà di chi soffre insieme e la sofferenza crea legame.

Senza addentrarci troppo nella trama, per non togliere gusto al lettore, di può dire che questo libro è di un’attualità estrema. Le guerre sono oscene, privano gli esseri viventi della loro umanità, portano la crudeltà e l’inimmaginabile limite di accettazione del male a livelli inconcepibili. Quando tutto questo colpisce bambini innocenti e lascia su di loro segni indelebili, che siano fisici o psicologici, è inaccettabile. Sono solo bambini. Pensiamo all’Ucraina, pensiamo al conflitto israelo/palestinese e a tanti altri su tutto il pianeta. Non ci interessi chi ha ragione o chi ha torto, i bambini sono sempre non colpevoli e pagano lo scotto più alto per guerre assurde e immorali.

Brava Postorino a portare l’attenzione su questa vicenda in particolare e sull’insensatezza delle guerre fratricide in generale. Facciamo tutti parte di questa tormentata umanità, non si può ignorare o fingere di non sapere.