Anne Sexton-Poesie

 

Biblioteca DEA SABINA

Anne Sexton
Anne Sexton

 Poesie di Anne Sexton

 

11 DICEMBRE
*
Poi a letto penso a te,
la tua lingua metà oceano, metà cioccolata,
penso alle case dove entri scivolando,
ai tuoi capelli di lana d’acciaio,
alle tue mani ostinate e
come rosicchiamo la barriera perché siamo in due.
Come vieni e afferri la mia coppa di sangue,
mi ricompatti e bevi la mia acqua salata.
Siamo nudi. Ci siamo spogliati
e insieme nuotando risaliamo il fiume,
l’identico fiume chiamato Possesso
e sprofondiamo insieme. Nessuno è solo.

—————————————————–Una sola volta

Una sola volta compresi lo scopo della vita.
Accadde a Boston, inaspettatamente.
Camminavo lungo il Charles
e vidi le luci duplicarsi, tutte
con il cuore al neon e vibrante,
spalancando la bocca come cantanti d’opera;
e contai le stelle, le mie piccole veterane,
cicatrici fiorite, e capii che stavo portando
il mio amore sulla sponda verde notturna, e in lacrime
aprii il cuore alle auto dirette a est e a ovest
e feci passare un ponticello alla mia verità
e la condussi a casa in fretta col suo fascino
e fino all’alba accumulai queste costanti
per scoprire poi che se n’erano andate.

L’estrosa abbondanza (Crocetti, 1997), a cura di R. Lo Russo, Satta Centanin A., E. Zuccato

Anne Sexton
Anne Sexton

Casalinga

Certe donne sposano una casa.
Altra pelle, altro cuore
altra bocca, altro fegato
altra peristalsi.
Altre pareti:
incarnato stabilmente roseo.
Guarda come sta a carponi tutto il giorno
A strofinar per fedeltà se stessa.
Gli uomini c’entrano per forza,
risucchiati come Giona
in questa madre ben in carne.
Una donna è sua madre.
Questo conta.

Rivista “Poesia” (n. 90, dicembre 1995), traduzione di Rosaria Lo Russo

Anne Sexton
Anne Sexton

 

Ero avvolta nella pelliccia
nera, nella pelliccia bianca
e tu mi svolgevi
e in una luce d’oro
poi m’incoronasti,
mentre fuori dardi di neve
diagonali battevano alla porta.
Mentre venti centimetri di neve
cadevano come stelle
in frammenti di calcio,
noi stavamo nel nostro corpo
(stanza che ci seppellirà)
e tu stavi nel mio corpo
(stanza che ci sopravviverà)
e all’inizio ti asciugai
i piedi con una pezza
perché ero la tua schiava
e tu mi chiamavi principessa.
Principessa!

Oh, allora
mi alzai con la pelle d’oro,
e mi disfeci dei salmi
mi disfeci dei vestiti
e tu sciogliesti le briglie
sciogliesti le redini,
ed io i bottoni,
e disfeci le ossa, le confusioni,
le cartoline del New England,
le notti di Gennaio finite alle dieci,
e come spighe ci sollevammo,
per acri ed acri d’oro,
e poi mietemmo, mietemmo,
mietemmo.

Poesie d’amore (Le Lettere, 1996),trad. it. Rosaria Lo Russo

Anne Sexton
Anne Sexton

Gesù dormiente

Gesù dormiva immobile come un giocattolo
e in sogno desiderò Maria.
Il Suo pene ululava come un cane
ma Egli si rivoltò bruscamente da quella posa,
come una porta che sbatte.
Quella porta Gli spaccò il cuore
perché il Suo era un bisogno dolente.
Del Suo bisogno Egli fece una statua.
Col Suo pene per scalpello
scolpì la Pietà.
Voleva un solo e unico desiderio.
Solo questa morte, tenacemente.
Egli scolpì questa morte, alacremente.
Morì e rimorì.
Verso lei alta risalì la corrente di un tubo,
respirando acqua dalle Sue branchie.
Nuotò attraverso la pietra.
Nuotò attraverso la natura divina.
E poiché non conobbe Maria
Essi si unirono alla Sua morte,
la donna e un cruciato,
in un abbraccio finale:
fissati per sempre in quella posa,
come un centrotavola.

Poesie su Dio (Le Lettere, 2003), a cura di R. Lo Russo

Noi

Ero avvolta nella pelliccia
nera, nella pelliccia bianca
e tu mi svolgevi
e in una luce d’oro
poi m’incoronasti,
mentre fuori dardi di neve
diagonali battevano alla porta.
Mentre venti centimetri di neve
cadevano come stelle
in frammenti di calcio,
noi stavamo nel nostro corpo
(stanza che ci seppellirà)
e tu stavi nel mio corpo
(stanza che ci sopravviverà)
e all’inizio ti asciugai
i piedi con una pezza
perché ero la tua schiava
e tu mi chiamavi principessa.
Principessa!

Oh, allora
mi alzai con la pelle d’oro,
e mi disfeci dei salmi
mi disfeci dei vestiti
e tu sciogliesti le briglie
sciogliesti le redini,
ed io i bottoni,
e disfeci le ossa, le confusioni,
le cartoline del New England,
le notti di Gennaio finite alle dieci,
e come spighe ci sollevammo,
per acri ed acri d’oro,
e poi mietemmo, mietemmo,
mietemmo.

Poesie d’amore (Le Lettere, 1996), trad. it. R. Lo Russo

Anne Sexton
Anne Sexton

Quando l’uomo entra nella donna

Quando l’uomo
entra nella donna
come l’onda scava la riva,
ripetutamente,
e la donna godendo apre la bocca
e i denti le luccicano
come un alfabeto,
il logos appare mungendo una stella,
e l’uomo
dentro la donna
stringe un nodo
perché loro due mai più
si separino
e la donna si fa fiore
che inghiotte il suo gambo
e il logos appare
e sguinzaglia i loro fiumi.

Quest’uomo e questa donna
con duplice fame
hanno tentato di spingersi oltre
la cortina di dio, e ci sono
riusciti per un momento,
anche se dio
nella Sua perversione
poi scioglie il nodo.

Il dragomanno errante. Quaderno di traduzioni (ATIEditore, 2012), trad. it. Edoardo Zuccato

 

Poesie d’amore. Testo originale a fronte. Ediz. integrale

Anne Sexton
Anne Sexton

di Anne Sexton (Autore)

Rosaria Lo Russo (Curatore)

Le Lettere, 2019

Descrizione

Bella e dannata, sexy e infantile, sposata e sciupamaschi, indifesa ed esibizionista, plurisuicida con un incrollabile senso dell’umorismo, fragile e carismatica, autodidatta e docente universitaria, atea e mistica, benestante signora drogata di torazina e alcolizzata, Anne Sexton (1928-1974) è stata la più scandalosa ed eversiva fra le madri fondatrici della “specie” culturale delle poetesse contemporanee.

«Esistono libri di poesia in cui è difficile separare il valore e l’autosufficienza del fatto estetico di per sé preso dal loro rilievo storico e culturale immediato. La raccolta delle “Poesie d’amore” di Anne Sexton è uno di questi» – il Corriere della Sera

Scritto all’apice della fama e del successo di poetessa “laureata” e di performer, “Love Poems” è il libro con il quale la Sexton approdò alla maturità stilistica e tematica. Qui si presenta la traduzione integrale di queste poesie d’amore che hanno dato alla letteratura angloamericana la sua prima eroina del sesso senza inibizioni e in una prospettiva imperdonabilmente femminile, con passione e sarcasmo, fervore e furore, sensualità e beffarda ironia. La rinascita del movimento femminista trova qui le parole, tenere e disperate ma in fondo fiduciose, del suo canto.

Anne Sexton
Anne Sexton

Anne Sexton (1928-1974)-Poetessa e scrittrice statunitense. Esponente della Poesia Confessionale, vinse il Premio Pulitzer nel 1967 per “Vivere o morire “. La sua poesia, con dettagli intimi della sua vita privata, descrive la lunga battaglia contro la depressione, terminata con il volontario avvelenamento da monossido di carbonio nel garage di casa.

Anne Sexton
Anne Sexton