Maria Borio – Poesie da “Trasparenza” – Interlinea Edizioni -Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Maria Borio – Poesie da “Trasparenza” – Interlinea Edizioni
Maria Borio cura la sezione poesia di “Nuovi Argomenti” ed è redattrice del sito “Le parole e le cose”. Fondatrice del festival internazionale Poesiæuropa, insegna a contratto presso l’Università di Perugia
Osservate, chiedete non alla forma
ma fuori a tutto il resto cosa sia,
questa scrittura o le unghie esili,
le biografie anonime o le parole anonime.
Mi dicono che può essere forma questo libro a schermo
dove vedi vite in frammento o luce stupita.
La forma è lo schermo come una casa azzurra,
statistica e figure, un ritmo che lega gli uomini
nella mia mente. La forma è, non è ciò che volete
io dia. È, non è il divenire. È disfarsi, a volte.
L’altro limite, solo l’immagine, mi hai detto, ma lo cancello
e lo riscrivo: lettere, vi dico, pensatele, in ogni lettera
guardate una parola come un piede di bambino
appoggiato alla mano della madre, quella mano
alla pancia e la pancia a un pensiero.
A volte seguo questo percorso perché una scena accada
e non sia forma sola, ma pancia, mano, piede
che non vedete, anche nelle immagini
disordinate nell’etere sempre vi seguo,
un aereo silenzioso che rientra nell’hangar
o il cieco che arriva all’ultimo segno del braille.
Mi hanno detto di nuovo di fermarmi sulla forma,
la forma che se scrivi o vivi non è mai lo stesso.
Con i pensieri come unghie lego vite
disunite a schermo.
*
Voci senza suono, volti scavati
passano in fondo al video come i tronchi maceri
di una leggenda: anche le persone con i desideri
infossati come solchi nel catrame possono portare
una leggenda. Le grida sono legni, acqua vecchia
diventano gusci, forse nodi bianchi.
La leggenda che porto ora in questa città
racconta della nascita di certi uccelli
dai gusci dalla schiuma dai legni morti
poi crescono le piume – dice – e volano sul mare
come tutti gli uccelli, tutti gli uccelli anche qui
– credo – qualcosa si sta alzando o si rompe.
La leggenda fa trasparenza, i solchi sul catrame
sono le cicatrici che ogni persona in qualche parte
nasconde. Invecchiando si mimetizzano.
Anche le leggende fanno sfere mimetiche.
Adesso volano a mezz’aria, senza misura
lacera o intatta.
*
Si pensano vecchi toccandosi.
Le dita sulle tempie, gli sguardi che coincidono.
Forse è quello che sopporteranno le dita
e che i tendini perderanno a farli esistere.
Ma oggi erano spazio che trema senza pace né lotta.
Erano l’idea di un fiore aperto e sterile.
Dicono invecchiamo per sapere di vivere
dicono moriremo per spingere un’idea di pace o lotta
a tirare al sole fiori veri dai rami.
*
Sembra quasi che tu non abbia vissuto
tutti gli anni sconnessi
dopo la rivoluzione, o l’ipocrisia
ingenua di invecchiare
– forse questa gabbia,
la sicurezza, o un pezzo
di vita come carne comprata.
Se sapessi quale filo invisibile,
quale corda tesa e bugiarda…
anch’io sotto l’alluvione
sotto al peso incalcolabile?
anch’io vorrei smettere di dirmi
io.
*
Trasparenza
VI
Il mare è davanti. La luce della mattina si sgrana,
ci trasforma nei punti di fuga di una prospettiva rovesciata.
I frutti cadono, ci attraversano i pensieri,
si depositano sopra le ossa e i pensieri si gonfiano
in alto resistenti nell’aria di fine estate, sfere dove
le proiezioni di molti uomini iniziano a scambiarsi
fissandosi dentro la luce mentre mare e terra
raffreddano. Inaspettatamente possiamo diventare
freddi appoggiati su onde e nuvole fredde.
Intorno, il posto adesso è trasparente.
Intorno, è il posto interiore della paura e della verità.
In mezzo, le sfere dei pensieri sono libellule:
si accoppiano e i frutti cadono, dicono
cosa siamo, come ci siamo immaginati.
È mattina: è tornare l’uno di fronte all’altro
– essere la prospettiva fragile e forte
per chi ci ha abitato, chi ci abita.
*
Maria Borio, Trasparenza, Interlinea, 2019
Maria Borio è nata nel 1985. Si è laureata in Lettere ed è dottore di ricerca in letteratura italiana. Ha pubblicato le raccolte di poesia Vite unite (in XII Quaderno italiano di poesia contemporanea, Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-LietoColle, 2017), Trasparenza (collana “Lyra giovani” a cura di Franco Buffoni, Interlinea, 2019; nuova edizione con link ai brani musicali di Elio Cagnizi tratti dalle poesie, 2024), Dal deserto rosso (Stampa 2009, 2021), Prisma (Zacinto, 2022), L’altro limite con inediti (Pellegrini, 2024). Nel 2022 il libro Trasparenza è stata tradotto negli Stati Uniti, con il titolo Transparencies, da Daniele Pieratti per World Poetry Books. Ha pubblicato inoltre le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018). Cura la sezione poesia di “Nuovi Argomenti” ed è redattrice del sito “Le parole e le cose”. Fondatrice del festival internazionale Poesiæuropa, insegna a contratto presso l’Università di Perugia.
Foto dal sito Poesia Festival