L’orchestra femminile di Auschwitz -Biblioteca DEA SABINA

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orchestra femminile di Auschwitz
orchestra femminile di Auschwitz

L’orchestra femminile di Auschwitz –

Articolo di Fabio Casalini-

La Mädchenorchester von Auschwitz fu formata per la prima volta nell’aprile del 1943, come progetto della SS Maria Mandel, per i tedeschi che desideravano uno strumento di propaganda per i cinegiornali e come strumento per il morale del campo.

Fu diretta da un’insegnante di musica polacca, Zofia Czajkowska, e non ebbe molti elementi fino al maggio del 1943, quando furono ammesse le donne ebree.

Le musiciste avevano provenienze diverse, come del resto gli internati nel campo.

A partire dal giugno del 1943 il ruolo principale dell’orchestra fu quello di suonare al cancello quando le squadre di lavoro uscivano o rientravano.

L’orchestra teneva concerti nel fine settimana sia per i prigionieri sia per le SS; era anche incaricata di suonare in infermeria, per i prigionieri ricoverati, oppure in occasione dei nuovi arrivi o delle selezioni.

All’inizio era formata principalmente di musiciste dilettanti, con una sezione di archi, di fisarmoniche e un mandolino. Gli strumenti e gli spartiti erano stati recuperati dall’orchestra maschile del campo principale di Auschwitz.

Il repertorio dell’orchestra era abbastanza limitato, e questo a causa dei pochi spartiti disponibili, della limitata preparazione della direttrice d’orchestra e delle richieste delle SS. Eseguiva per lo più marce tedesche e musica di canzoni popolari militari polacche che la Czajkowska conosceva a memoria. Anche due musicisti professionisti ne fecero parte: la violoncellista Anita Lasker-Wallfisch e la cantante/pianista Fania Fénelon, ed entrambe scrissero di quella loro esperienza nell’orchestra.

La Czajkowska fu sostituita nella veste di direttore d’orchestra nell’agosto del 1943 da Alma Rosé, nipote di Gustav Mahler, che era stata la direttrice di un’orchestra di donne nella sua città natale, Vienna. La Rosé era molto più esperta della maggior parte delle adolescenti dell’orchestra, ma continuò a fare affidamento sulla Czajkowska per la traduzione dal polacco. La Rosé diresse, orchestrò e talvolta suonò assoli di violino durante i suoi concerti. Oltre all’attività ufficiale, faceva provare l’orchestra e suonava musica proibita di compositori polacchi ed ebrei per aumentare lo spirito dei membri dell’orchestra e dei compagni che si fidavano di lei.

La Rosé morì improvvisamente all’età di 37 anni, nell’aprile del 1944. Secondo alcune fonti la donna morì per avvelenamento da cibo.

Da allora in poi l’orchestra fu condotta da Sonia Vinogradova, una prigioniera russa.

Il 1º novembre 1944 i membri ebrei dell’orchestra femminile furono evacuati da un camion per il bestiame a Bergen-Belsen, dove non c’era né orchestra né privilegi speciali. Il 18 gennaio 1945 le ragazze non ebree nell’orchestra, tra cui diverse polacche, furono evacuate nel campo di concentramento di Ravensbrück. Quello stesso mese Auschwitz fu dismesso e l’orchestra fu mandata a Bergen-Belsen, luogo nel quale alcune di loro persero la vita.

Fabio Casalini

La fotografia è tratta dal film “Ballata per un condannato” del 1980, diretto da Daniel Mann, con Vanessa Redgrave e Jane Alexander.

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