Paolo D’Angelo-Le nevrosi di Manzoni -Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
PAOLO D’ANGELO-Le nevrosi di Manzoni -Quando la storia uccise la poesia-
-Società editrice il Mulino-
DESCRIZIONE
È Manzoni il grande nevrotico della letteratura italiana dell’Ottocento: crisi di panico, svenimenti e agorafobia lo tormentarono per tutta la vita. Di questi mali, don Lisander incolpava l’immaginazione troppo viva, che gli faceva vedere pericoli inesistenti se si fosse avventurato negli spazi aperti. Manzoni, però, temeva i frutti dell’immaginazione anche in un altro campo, quello in cui viene ritenuta indispensabile: persino nella creazione artistica, nella scrittura del romanzo occorreva secondo lui tenersi lontano dai capricci dell’invenzione e affidarsi piuttosto all’appoggio sicuro del dato storico. Questo libro racconta come, a poco a poco, la storia abbia sottratto nell’autore dei Promessi Sposi ogni spazio all’arte, fino a condannarlo al silenzio.
Paolo D’Angelo insegna Estetica presso l’Università di Roma Tre. Per il Mulino ha pubblicato: «L’estetica del Romanticismo» (20033, tradotto in spagnolo e portoghese); «Estetismo» (2003); «Estetica e paesaggio» (2009). È inoltre autore di «Estetica» (Laterza, 2011); «Forme letterarie della filosofia» (Carocci, 2012); «Filosofia del paesaggio» (Quodlibet, 2010).
INDICE
Premessa
- Il diverso suono di due silenzi
- Psicopatologia della vita manzoniana
III. «Dell’inventato, che è quanto dire del falso»
- La poesia come integrazione della storia
- Due lettori
- Storici di seconda mano
VII. Un’altra storia
VIII. Tassi variabili di storicità
- Dov’era l’arte, la storia
- Metafore
- Minimizzatori
XII. Manzoni e la morte dell’arte
XIII. Avvelenatori pubblici
XIV. Dell’invenzione
- Postilla conclusiva sul presente
Indice dei nomi
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