Roma Municipio XIII-Castel di Guido -8 settembre Porta San Paolo – 20 settembre Porta Pia –
Roma Municipio XIII-Castel di Guido – 8 settembre 2025–Quando non si ha la conoscenza della storia non si è in grado, a mio avviso, di progettare lo sviluppo di Castel di Guido e della sua Campagna Romana. Mi domando: “Ma in che mani il sindaco di Roma Capitale , Roberto Gualtieri, ha lasciato lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale di Castel di Guido”? Eppure , lo dimostra ogni giorno, il nostro Sindaco è così sensibile alla Storia e alle voci degli ultimi, anche le più lontane, quando gli chiedono di essere ascoltate. La valorizzazione del patrimonio culturale di Castel di Guido dovrebbe essere un elemento centrale per la strategia di uno sviluppo sostenibile di questo territorio ancora intatto della Campagna Romana. L’attuale Amministrazione del Municipio XIII sembrerebbe che abbia depotenziato e sottovalutato la Storia di questo territorio, non avendo saputo creare sviluppo e valore in questa realtà. La Storia di Castel di Guido, dal neolitico sino ai nostri giorni, non è soltanto memoria ma rappresenta un patrimonio vivo che continua a parlarci ancora, ma sicuramente non abbastanza a voce alta e, quindi, gli Amministratori del Municipio XIII ignorano le persone che operano in questo territorio e mi chiedo il perché . Ma questa Amministrazione ha mai pensato di indire un’Assemblea pubblica dove poter dare voce a TUTTI i Cittadini e ASCOLTARLI ? Si chiarisce che la maggior parte dei Cittadini non è rappresentata dai vari Circoli , Associazioni o “Capi Bastone”. La risposta è che, forse, gli Amministratori sono lontani anni luce da questa terra e aspettano che i Cittadini vadano da loro a chiedere udienza con “il cappello in mano”. Allora chiedo agli eletti , che ci avevano promesso che questa sarebbe stata una Amministrazione vicina alla Gente e agli Ultimi: “Avete dimenticato tutto”? Credo che gli Amministratori del Municipio XIII debbano prendere esempio dal nostro Sindaco Roberto Gualtieri e da molti Assessori come , ad esempio :la Funari, Segnalini e l’ultimo arrivato ma super attivo assessore Battaglia , oppure consiglieri come: Caudo , Petrolati, Biolghini e la Presidente dell’Assemblea capitolina On. Celli veramente infaticabile. Come dimenticare Nando Bonessio ? Questo inciso per citare alcuni Consiglieri della maggioranza in Campidoglio che degnamente ci rappresentano e non ci deludono. Credo che gli sforzi e il lavoro della Giunta Gualtieri non possano essere vanificati .Noi Cittadini crediamo ancora nel Sindaco, anche se dimenticati dagli Amministratori del Municipio XIII , e speriamo che qualcuno dal Campidoglio intervenga e ascolti noi abitanti della Campagna Romana.
Franco Leggeri – Direttore Editoriale dei “Quaderni della Campagna Romana”
CASTEL DI GUIDO Concerto Banda Marina Militare 21/maggio/’16-CASTEL DI GUIDO – PRIMA DELLA STORIA- Una veduta dello scavo della terza campagna effettuata nel 1982
Roma-Acea Heritage, 116 anni di storia in un nuovo spazio culturale-
Roma-Acea Heritage è lo spazio culturale inaugurato da Acea nella storica sede di Piazzale Ostiense a Roma. Il progetto, che celebra i 116 anni dell’azienda, restituisce alla collettività l’ex-salone clienti trasformandolo in un percorso espositivo permanente. L’inaugurazione ha visto la partecipazione della presidente Barbara Marinali, dell’amministratore delegato Fabrizio Palermo e del sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Roma-Acea Heritage-Il Sindco di Roma Capitale Roberto Gualtieri
Nato dalla collaborazione con gli archivi degli artisti Gino Marotta e Pietro De Laurentiis, il progetto unisce arte, memoria aziendale e architettura: il tutto inserito nel circuito Museimpresa, che raccoglie i musei e gli archivi storici delle più importanti realtà industriali italiane.
Roma-Acea Heritage
Nello specifico, Acea Heritage racconta l’evoluzione produttiva, sociale e culturale della Capitale attraverso un’esposizione di 70 opere tra disegni, sculture e studi degli artisti che hanno contribuito anche alle sculture aziendali. Il percorso include un archivio fotografico con oltre 31.000 immagini, una biblioteca di 600 volumi, strumenti storici come contatori e lampade e numerosi documenti.
Roma-Acea Heritage
Acea Heritage valorizza anche l’edificio che lo ospita, con focus sull’architettura modulare progettata negli anni ’60 dagli architetti Quaroni, Macrì e Romitelli, e sulla fontana monumentale antistante, simboli della modernizzazione urbana della seconda metà del Novecento. Come reso noto, lo spazio sarà aperto al pubblico da settembre su prenotazione.
Che cos’è Acea Heritage?
Acea Heritage nasce con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale del Gruppo Acea, rendendolo fruibile in uno spazio rinnovato nel cuore della sua sede centrale di Piazzale Ostiense. Il progetto aderisce aMuseimpresa, l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa, che attraverso un sistema di archivi e musei aziendali punta a promuovere la politica culturale dell’impresa.
Il progetto di riqualificazione
Il progetto prevede la riqualificazione del Salone del Pubblico e la sua trasformazione in un’area espositiva, con destinazione ibrida, pensata come luogo di incontro, scoperta e dialogo di chi ogni giorno vive gli spazi della sede di Piazzale Ostiense a Roma.
Al momento, Acea Heritage è aperta a tutte le persone del Gruppo. A partire da settembre, l’accesso sarà esteso a tutti i cittadini e le cittadine, previa prenotazione, in giornate dedicate.
La mostra: Arte, design e architettura a palazzo
L’esposizione rappresenta uno specchio dei cambiamenti del contemporaneo e offre un viaggio nella storia dell’architettura modernaitaliana.
Attraverso l’esposizione didattica e cronologica di documenti e immagini di archivio, oggetti di ingegneria industriale e opere d’arte, la mostra racconta la storia di Acea nei momenti salienti di crescita produttiva, politica e sociale della città di Roma.
Domenica 1° dicembre ingresso gratuito nei musei civici e nei siti archeologici-
Roma Capitale – Domenica 1° dicembre 2024- Ingresso gratuito nei Musei di Roma e nei Siti Archeologici -Sarà possibile visitare gratuitamente gli spazi del Sistema Musei di Roma Capitale e alcune aree archeologiche della città. Come per ogni prima domenica del mese saranno aperti a ingresso libero il Parco Archeologico del Celio (ore 7-17.30), con il Museo della Forma Urbis, 10:00 – 16:00 con ultimo ingresso alle ore 15:00 (Ingressi Viale del Parco del Celio 20/22 – Clivo di Scauro 4); l’Area Sacra di Largo Argentina (via di San Nicola De’ Cesarini di fronte al civico 10, 9:30 – 16:00, ultimo ingresso ore 15), l’area archeologica del Circo Massimo (ore 9:30 – 16:00, ultimo ingresso ore 15), Villa di Massenzio (via Appia Antica 153, dalle 10 alle 16, ultimo ingresso un’ora prima della chiusura), e i Fori Imperiali (ingresso dalla Colonna Traiana ore 9:00 – 16:30, ultimo ingresso un’ora prima della chiusura).
Roma Capitale- Piazza del Campidoglio
Questi i musei civici aperti: Musei Capitolini; Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali; Museo dell’Ara Pacis; Centrale Montemartini; Museo di Roma; Museo di Roma in Trastevere; Galleria d’Arte Moderna; Musei di Villa Torlonia (Casina delle Civette, Casino Nobile, Serra Moresca e Casino dei Principi); Museo Civico di Zoologia.
L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Ingresso libero compatibilmente con la capienza dei siti. Prenotazione obbligatoria solo per i gruppi al contact center di Roma Capitale 060608 (ore 9-19).
A ingresso gratuito sia le collezioni permanenti che le esposizioni temporanee, a partire dai Musei Capitolini (piazza del Campidoglio 1) dove si potrà ammirare, nelle sale terrene del Palazzo dei Conservatori, Tiziano, Lotto, Crivelli e Guercino. Capolavori della Pinacoteca di Ancona, una selezione di grandi opere provenienti dalla Pinacoteca Civica ‘Francesco Podesti’ di Ancona. Sei prestigiose tele – delle quali 5 pale d’altare di grandi dimensioni e una piccola ma lussuosa tempera su tavola –protagoniste di un percorso espositivo che racconta l’importanza della collezione della Pinacoteca Podesti e, in filigrana, la ricchezza della città dorica committente dei maggiori artisti italiani fra Cinquecento e Seicento. Si possono ammirare la Circoncisione dalla chiesa di San Francesco ad Alto, opera di Olivuccio Ciccarello, interprete principale del rinnovamento della pittura anconetana che fiorì fra Trecento e Quattrocento; la preziosa Madonna con Bambino di Carlo Crivelli, icona della collezione dorica e somma realizzazione del pittore veneto che visse e operò nelle Marche; la Pala dell’Alabarda di Lorenzo Lotto, per la chiesa di Sant’Agostino, in cui si esplicita l’emozionante talento del pittore veneziano, esule a più riprese nella regione. Ancora di Tiziano è esposta la monumentale Crocifissione realizzata per la chiesa di San Domenico in cui l’artista esplora la tragedia e la sofferenza umana. Chiude la rassegna l’imponente Immacolata di Guercino, in cui la delicata figura della Vergine si staglia su un paesaggio marino il cui modello potrebbe essere la baia di Ancona. Nella Sala degli Arazzi del Palazzo dei Conservatori, Agrippa Iulius Caesar, l’erede ripudiato. Un nuovo ritratto di Agrippa Postumo, figlio adottivo di Augusto, tre ritratti di Agrippa Postumo, uno appartenente alle collezioni dei Musei Capitolini, un altro proveniente dagli Uffizi e il terzo della Fondazione Sorgente Group, in cui, solo di recente, si è riconosciuto lo sfortunato erede di Augusto.
Nelle sale di Palazzo Clementino l’ingresso gratuito comprende la visita a I Colori dell’Antico. Marmi Santarelli ai Musei Capitolini, un’ampia panoramica sull’uso dei marmi colorati, dalle origini fino al XX secolo, attraverso una raffinata selezione di pezzi provenienti dalla Fondazione Santarelli.
La prima domenica del mese può essere infine l’occasione per ammirare, nel giardino di Villa Caffarelli, l’imponente ricostruzione in dimensioni reali del Colosso di Costantino, una statua alta circa 13 metri realizzata attraverso tecniche innovative, partendo dai pezzi originali del IV secolo d.C. conservati nei Musei Capitolini. (www.museicapitolini.org).
Al Museo di Roma in Trastevere (piazza S. Egidio 1/b) l’esposizione Roma ChilometroZero, un lavoro fotografico di ricerca in cui 15 fotografi romani documentano la complessità, i cambiamenti e le particolarità della città, realizzando dei “racconti visivi” secondo singoli e specifici progetti. Nelle sale al primo piano Testimoni di una guerra – Memoria grafica della Rivoluzione Messicana, 40 fotografie provenienti dal prestigioso Archivio Casasola, che percorrono le tappe fondamentali della Rivoluzione Messicana, periodo in cui sono sorte figure che hanno segnato la storia messicana come Francisco I. Madero, Emiliano Zapata, Pancho Villa e Venustiano Carranza. La mostra, organizzata in collaborazione con l’Ambasciata del Messico in Italia, rientra nelle commemorazioni per i 150 anni delle relazioni diplomatiche tra Messico e Italia. Infine, sempre nelle sale al primo piano, prosegue Dino Ignani. 80’s Dark Rome, il ritratto della Roma ombrosa e scintillante, sotterranea e plateale, degli anni Ottanta del secolo scorso. Il nucleo centrale del progetto espositivo è costituito dal ciclo di ritratti, denominato Dark Portraits, che Ignani ha dedicato ai giovani che animavano la vita notturna dell’epoca e, in particolare, i luoghi e gli eventi legati alla scena dark. (www.museodiromaintrastevere.it).
Al Museo di Roma (Piazza San Pantaleo, 10 e Piazza Navona, 2) l’ingresso gratuito darà la possibilità di visitare LAUDATO SIE! Natura e scienza. L’eredità culturale di frate Francesco, esposizione che, nell’ottavo centenario della composizione, che si celebra nel 2025, prendendo le mosse dal più antico manoscritto del Cantico di frate Sole o Cantico delle creature – tra i primi testi poetici in volgare italiano giunti a noi –propone un itinerario, costantemente accompagnato da una narrazione multimediale, attraverso 93 opere rare del Fondo antico della Biblioteca comunale di Assisi conservate presso il Sacro Convento.
Nelle sale del terzo piano L’incanto della Bellezza.Dipinti ritrovati di Sebastiano Ricci dalla Collezione Enel, esposizione inedita di due tele, raffiguranti Il trionfo di Venere e Bacco e Arianna, probabilmente eseguite dal Ricci nei primi anni del Settecento, durante il suo soggiorno fiorentino. Da poco riscoperti, i due dipinti sono stati sottoposti a un restauro che ha evidenziato le straordinarie doti di colorista del pittore veneto.(www.museodiroma.it)
Negli spazi della Galleria d’Arte Moderna (via Francesco Crispi 24), la mostra Estetica della deformazione. Protagonisti dell’Espressionismo Italiano, una selezione delle opere della collezione Iannaccone di Milano relative alla linea espressionista dell’arte italiana tra gli anni Trenta e Cinquanta – dalla Scuola Romana al gruppo Corrente. All’ingresso del museo, i visitatori saranno inoltre accolti da À jour. Laura VdB Facchini, un progetto site-specific in dialogo con il complesso monumentale tardo-cinquecentesco che oggi ospita il museo, ispirato dal ricamo à jour, come omaggio alle monache che per secoli hanno abitato questo spazio e che in una parte del complesso monumentale ancora sono presenti. Nelle sale al secondo piano prosegue il successo della mostra “La poesia ti guarda”. Omaggio al Gruppo 70 (1963-2023), una selezione di opere di uno dei sodalizi artistici più interessanti sorti nel contesto delle neoavanguardie e delle ricerche verbovisuali italiane, in occasione della ricorrenza dei sessant’anni dalla nascita del Gruppo 70. Sarà inoltre ancora possibile ammirareL’allieva di danza di Venanzo Crocetti. Il ritorno, una delle prime sculture di grande formato dedicate al tema della danza di Crocetti, tornata in tutta la sua magnificenza dopo circa due anni di un accurato e specialistico restauro da parte dei tecnici dell’ICR. (www.galleriaartemodernaroma.it).
Ai Musei di Villa Torlonia (via Nomentana 70) nelle sale della Casina delle Civette è possibile ammirare l’esposizione Niki Berlinguer. La signora degli arazzi, una panoramica completa della produzione di arazzi realizzati dall’eminente tessitrice e artista, pioniera nel tradurre la pittura in narrazioni tessili, unendo l’antica tecnica del piccolo punto con influenze contemporanee. Per la prima volta la Casina delle Civette accoglie al suo interno una mostra di arazzi del XX secolo che dialogano con il liberty architettonico delle vetrate e degli ambienti di questo gioiello romano. (www.museivillatorlonia.it).
Aperti regolarmente al pubblico anche i musei abitualmente ad ingresso libero, ovvero: Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco; Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese; Museo Pietro Canonica a Villa Borghese; Museo Napoleonico; Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina; Museo di Casal de’ Pazzi; Museo delle Mura; Villa di Massenzio.
Al Museo Carlo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese (via Fiorello La Guardia 6 – viale dell’Aranciera 4) la mostra Sandro Visca – Fracturae, un’occasione unica per esplorare la produzione dell’artista abruzzese con particolare attenzione al suo continuo dialogo tra la materia e la sua messa in forma. Le opere esposte si inseriscono nella ricerca che Visca porta avanti da decenni. Attraverso le serie dei Teatrini e delle Silhouette, l’artista, indagando la potenza espressiva della materia, esplora il rapporto tra il frammento e l’oggetto. La sua poetica si manifesta nella volontà di preservare la vita che emana dai più disparati elementi di materia, i cui frammenti sono elevati a simbolo di una condizione umana precaria e sfuggente. (www.museocarlobilotti.it )
Al Museo Napoleonico (Piazza di Ponte Umberto I 1) si potrà ammirare Carolina e Ferdinando. E non sempre seguendo il dopo al prima, sculture, incisioni, installazioni multimediali di Gianluca Esposito che esplorano artisticamente le relazioni fra Maria Carolina d’Asburgo Lorena, il marito Ferdinando IV di Borbone e il Regno di Napoli. Nello stesso museo Giuseppe Primoli e il fascino dell’Oriente, una mostra tematica sull’interesse del conte Giuseppe Primoli per l’arte del Giappone e, più in generale del continente asiatico. Documenti, fotografie, libri, oggetti e manufatti di gusto, tema o manifattura orientale provenienti dalla Fondazione Primoli e dalla collezione del museo, tra i quali riveste un ruolo di primo piano il ventaglio con scene giapponesi dipinto da Giuseppe de Nittis a Parigi intorno al 1880 per la principessa Mathilde Bonaparte. Fiore all’occhiello della mostra, l’esposizione di quattordici kakemono, rotoli dipinti in carta o stoffa della tradizione giapponese. (www.museonapoleonico.it )
Fanno eccezione alla gratuità (ingresso a tariffazione ordinaria, con tariffa ridotta per i possessori della MIC Card): Roma pittrice. Le artiste a Roma tra il XVI e XIX secolo al Museo di Roma (Piazza San Pantaleo, 10 e Piazza Navona, 2), che si focalizza sulle artiste donne che lavorarono a Roma a partire dal XVI secolo, con un percorso che giunge fino al 1800 e alle nuove modalità di progressivo accesso alla formazione che lentamente si impongono in accordo con il panorama europeo. Al centro della mostra le tante artiste donne che dal XVI al XIX secolo hanno fatto di Roma il loro luogo di studio e di lavoro con una produzione ricca, variegata e di assoluto rilievo artistico, spesso relegate in una sorta di silenzio storiografico. Protagoniste le artiste presenti nelle collezioni capitoline, come Caterina Ginnasi, Maria Felice Tibaldi Subleyras, Angelika Kaufmann, Laura Piranesi, Marianna Candidi Dionigi, Louise Seidler ed Emma Gaggiotti Richards, oltre a una selezione significativa di altre importanti artiste attive in città come Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi, Maddalena Corvina, Giovanna Garzoni, e di molte altre il cui corpus si sta ricostruendo in questi ultimi decenni di ricerca. (www.museodiroma.it) Rifugio antiaereo e bunker di Villa Torlonia, (Casino Nobile, Via Nomentana 70) con un nuovo percorso espositivo che documenta la vita di Mussolini e della famiglia nella villa e, attraverso un’esperienza multimediale immersiva, permette di rivivere i momenti drammatici delle incursioni aeree durante la Seconda guerra mondiale. Prenotazione obbligatoria per singoli e gruppi. (www.museivillatorlonia.it)
Circo Maximo Experience, offre la visita immersiva del Circo Massimo in realtà aumentata e virtuale, dalle 9:30 alle 16:00 (ogni 15 min. – ultimo ingresso ore 14:50). Ingresso a tariffa ridotta per possessori della MIC Card. (www.circomaximoexperience.it)
Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sono disponibili su www.museiincomuneroma.it e sui canali social del Sistema Musei di Roma Capitale e della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Servizi museali a cura di Zètema Progetto Cultura.
Roma Capitale-Villa Borghese- Riapre al pubblico la Loggia dei Vini-
Roma Capitale-A Villa Borghese -Riapre al pubblico la Loggia dei Vini-L’apertura, ad accesso gratuito per tutti, sarà valorizzata dal progetto d’arte contemporanea LAVINIA, a cura di Salvatore Lacagnina, concepito per dialogare con lo spazio della Loggia e con tutte le fasi di rifacimento.
Il progetto, realizzato da Ghella e promosso da Roma Capitale, Assessorato della Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la collaborazione di Zètema Progetto Cultura, è stato presentato alla presenza dell’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor, della direttrice della Direzione Patrimonio artistico delle Ville storiche della Sovrintendenza Capitolina Federica Pirani, del direttore dei Rapporti Istituzionali, Comunicazione e Sostenibilità di Ghella Matteo d’Aloja e del curatore Salvatore Lacagnina.
Il nome LAVINIA è un omaggio a Lavinia Fontana, tra le prime artiste riconosciute nella storia dell’arte, presente nella collezione Borghese dai primi del Seicento. Il progetto prevede l’esposizione, fino al 26 gennaio 2025, delle opere site specific degli artisti Ross Birrell & David Harding, Monika Sosnowska, Enzo Cucchi, Gianni Politi, Piero Golia, Virginia Overton.
Roma Capitale-Villa Borghese – la Loggia dei Vini
La Loggia dei Vini a Villa Borghese, originale ed elegante architettura a pianta ovale impreziosita da decorazioni e affreschi, edificata tra il 1609 e il 1618 per volontà del cardinale Scipione Borghese e utilizzata per riunioni e feste conviviali durante il periodo estivo. La Loggia dei Vini fa parte di un complesso architettonico che comprende anche la sottostante Grotta, destinata alla conservazione dei vini e collegata al Casino Nobile di Villa Borghese attraverso un passaggio sotterraneo. Da tempo chiusa al pubblico, dopo alcuni interventi compiuti nel corso del Novecento, la Loggia torna ora a rivivere al termine del primo dei tre lotti di restauro che ha interessato la volta interna, con le cornici in stucco e l’affresco centrale – realizzato dal pittore Archita Ricci e raffigurante Il Convito degli dei – i pilastri, danneggiati da infiltrazioni d’acqua e le scale d’accesso.
Il restauro, realizzato grazie a una donazione di Ghella, con la cura scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è effettuato da R.O.M.A. Consorzio. I prossimi due interventi saranno dedicati alla restituzione degli intonaci dei pilastri interni e della parte esterna dell’edificio, al ripristino dell’emiciclo e della sua pavimentazione in cotto.
Per dare ulteriore valore al progetto di restauro e far dialogare il pubblico con la Loggia, lo spazio sarà animato con opere, performance, letture, laboratori e attività didattiche, orchestrate secondo una narrazione unitaria.
Per questo nasce LAVINIA, un nuovo programma d’arte contemporanea concepito per dialogare con lo spazio della Loggia e con le fasi di restauro. LAVINIA aspira a entrare silenziosamente nella vita quotidiana, si rivolge a chi passeggia nel parco, evitando qualsiasi forma di «auctoritas». Mette in discussione le nozioni di arte pubblica e di tradizione, il rapporto fra arte e architettura, apre al potenziale dello storytelling.
Roma Capitale-Villa Borghese – la Loggia dei Vini
Nella Loggia, suggestivo luogo di ricevimenti, venivano serviti, al fresco della penombra, vini pregiati e prelibati sorbetti; proprio per questo, ogni inaugurazione di LAVINIA sarà associata a un gusto di gelato ideato appositamente per l’occasione. Il primo gusto è “arancia e erba cedrina”.
INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO
LAVINIA – LOGGIA DEI VINI A VILLA BORGHESE
Dal 19 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025
Ingresso gratuito
Orari: dal giovedì alla domenica
dalle 9:00 alle 19:00 fino al 26 ottobre 2024
dalle 9:00 alle 17:00 dal 27 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025
In Campidoglio celebrazioni per ricordare Giacomo Matteotti
a 100 anni dal suo omicidio per mano fascista
Iniziativa promossa dalla Presidenza dell’Assemblea Capitolina
Roma, 7 giugno 2024 – Si è svolta questa mattina nell’Aula Giulio Cesare in Campidoglio una celebrazione per ricordare Giacomo Matteotti nel centesimo anniversario del suo omicidio per mano fascista. L’iniziativa è stata promossa dalla Presidente dell’Assemblea Capitolina On.Svetlana Celli che ha aperto l’incontro al quale era presente anche una rappresentanze delle scuole romane.
Roma-celebrazioni per ricordare Giacomo Matteotti a 100 anni dal suo omicidio per mano fascista
Sono intervenuti il sindaco Roberto Gualtieri; l’assessore alla Cultura Miguel Gotor; Claudio Signorile, ex segreteraio nazionale PSI, già ministro; Claudio Martelli, presidente Fondazione Pietro Nenni; Giorgio Benvenuto, presidente Fondazione Bruno Buozzi; la storica Simona Colarizzi; esponenti delle sigle sindacali.
Roma-celebrazioni per ricordare Giacomo Matteotti a 100 anni dal suo omicidio per mano fascista
Nel corso della cerimonia sono stati letti degli articoli della Costituzione Italiana dagli studenti Azzurra Dottori e Francesco Mastrostefano e dall’attore Marcello Amici.
Roma-celebrazioni per ricordare Giacomo Matteotti a 100 anni dal suo omicidio per mano fascista
“Giacomo Matteotti è una figura importante della storia italiana. E’ nostro dovere morale tutelare, custodire, ma soprattutto promuovere il ricordo di personaggi come Giacomo Matteotti, un socialista che ebbe il coraggio di contrastare il fascismo, pur avendo consapevolezza che ciò lo avrebbe portato alla sua condanna. Proprio l’Assemblea capitolina, qualche giorno fa, ha approvato una mozione a mia prima firma per promuovere iniziative e azioni per valorizzare la memoria e la testimonianza di Matteotti. Il suo discorso pronunciato alla Camera il 30 maggio 1924 è un testo che andrebbe letto e diffuso e, soprattutto, studiato nelle scuole”, afferma la presidente dell’Assemblea capitolina On.Svetlana Celli.
Roma-celebrazioni per ricordare Giacomo Matteotti a 100 anni dal suo omicidio per mano fascista
“Siamo convintamente antifascisti. E lo diciamo con voce alta soprattutto in questa particolare fase storica in cui rigurgiti di odio sembrano mettere in discussione le conquiste di libertà e di democrazia raggiunte con il sacrificio e il prezzo della vita di migliaia di donne e uomini. Ci rivolgiamo ai giovani per costruire una coscienza basata sulla conoscenza di personaggi che hanno contribuito all’Italia di oggi, fondata sui valori della Resistenza, della pace, della giustizia sociale, dell’uguaglianza, del rispetto dei diritti. Matteotti è diventato un riferimento per tutti coloro che lottarono per la liberazione e permisero poi al nostro Paese di diventare una Repubblica che mette al centro la Costituzione in cui tutti ci riconosciamo”, conclude l’On. Svetlana Celli.
GIACOMO MATTEOTTI
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