Paolo Galetti-Abitare nel Medioevo-Storie di abitazioni del Medioevo-

Abitare nel Medioevo
Abitare nel Medioevo

Biblioteca DEA SABINA-Paolo Galetti–Abitare nel Medioevo

Storie di abitazioni del Medioevo-Case contadine e residenze signorili, castelli e ville rustiche, torri e palazzi del patriziato cittadino, dimore borghesi e abitazioni povere. I modi di abitare dell’uomo medievale, l’evoluzione e le caratteristiche nei vari aspetti della civiltà europea e i rapporti con l’Oriente. Nei primi secoli del Medioevo, l’irrompere delle popolazioni barbariche nel territorio dell’impero romano portò alla convivenza e al confronto diretto di diverse culture. A partire dal Mille, l’Europa dovette poi a sua volta confrontarsi con altri mondi e civiltà. Soldati, viaggiatori, missionari, mercanti si spinsero verso mondi e culture diverse. Il racconto di quanti percorsero le vie terrestri e marittime che portavano in quei lontani paesi permette di gettare lo sguardo su quelli che erano i modi di abitare e gli stili di vita di altre civiltà.Lo studio del paesaggio rurale, dei suoi elementi costitutivi, delle sue caratteristiche materiali e dell’evoluzione storica del popolamento e dell’insediamento ha suscitato, in anni abbastanza recenti, un notevole interesse e un’intensa attività di ricerca. Storici, geografi, archeologi, soprattutto in seguito al favore incontrato dagli studi di storia della cultura materiale, ma anche da storici dell’arte e dell’architettura, hanno dedicato nuova attenzione a queste problematiche, individuando la necessità di fare convergere su di esse gli apporti di diverse discipline, ognuna delle quali rivolta allo studio critico di una o di alcune delle complesse e molteplici testimonianze del passato. Le strutture materiali dell’insediamento, nelle città come nelle campagne, sono state viste come un complesso prodotto della storia dell’economia e dell’agricoltura, dei rapporti di produzione, dei sistemi insediativi, delle armature sociali, delle condizioni culturali e dell’evoluzione delle cognizioni tecniche, oltre che come un sicuro indice della qualità della vita della popolazione.
Ci si è mossi in questa direzione per indagare le vicende e le forme dell’insediamento nella penisola dei primi secoli del Medioevo, quelli più lontani dalla nostra personale esperienza. Lo si è fatto basando l’indagine sulle diverse tipologie di fonti scritte, soffermando l’attenzione soprattutto su quelle documentarie e in particolar modo su quelle private, ricchissime di notazioni particolari e sul piano contenutistico, ma con un occhio il più possibile attento ai risultati delle altre discipline interessate alla storia del territorio e della cultura materiale, in primo luogo l’archeologia medievale. Si sono individuate aree ‘culturali’, geo-grafiche, storiche, comparando la realtà della nostra penisola con quella europea più in generale e soprattutto si è cercato di definire pienamente, per quanto possibile senza cadere in schematizzazioni troppo rigide, il rapporto tra centri urbani e territori rurali. Città e campagna nei primi secoli del Medioevo si condizionano reciprocamente, pur all’interno di un quadro di riferimento che vede una prevalenza o per lo meno una notevole rilevanza delle realtà rurali.