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Biblioteca DEA SABINA

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Dieci anni di lavoro per raccontare un sogno che si trasformava in storia mentre lo scriveva. Alessandro Barbero ci porta nel cuore dell’Unione Sovietica degli anni ’80, quando la Perestroika e la Glasnost stavano per cambiare per sempre un mondo che sembrava eterno. “Quando io ho finito questo romanzo ambientato in Unione Sovietica, l’Unione Sovietica non esisteva piรน”, confessa lo storico-scrittore, rivelando come la realtร  abbia superato la fiction.

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Negli Archivi del KGB: Parlare con i Morti

“รˆ uno dei luoghi piรน eccitanti del mondo l’archivio, perchรฉ tu nell’archivio parli con i morti”. Con queste parole poetiche, Barbero descrive la magia della ricerca storica che ha alimentato il suo “Romanzo Russo”. L’apertura degli archivi sovietici negli anni ’90 ha rivelato tesori inaspettati: verbali di processi, manoscritti sequestrati, testimonianze di una repressione che per sessant’anni “non aveva buttato via niente”.

Gorbaciov e la Rivoluzione della Trasparenza

Il mondo che Barbero descrive nel suo romanzo deve la sua rivelazione proprio alle riforme rivoluzionarie di Michail Gorbaciov. Negli ultimi anni ’80, le politiche di Glasnost (trasparenza) e Perestroika hanno spalancato le porte di archivi che per decenni erano rimasti sigillati. Come racconta lo stesso Barbero, “le riforme di Gorbaciov, la trasparenza, appunto, la Glasnost, hanno voluto dire una cosa che in particolare per noi storici รจ stata epocale perchรฉ hanno aperto gli archivi”.

Questo leader sovietico, inconsapevolmente, ha regalato agli storici del futuro un tesoro inestimabile: l’accesso diretto agli archivi del KGB, della polizia segreta e di tutti quegli “organi” che per oltre mezzo secolo avevano documentato meticolosamente ogni atto di repressione. รˆ grazie a Gorbaciov che oggi conosciamo i dettagli piรน intimi di quel sistema che, pur praticando una repressione sistematica, “non aveva buttato via niente”. La sua ereditร  involontaria รจ stata quella di permettere ai posteri di leggere i verbali dei processi, di ritrovare manoscritti sequestrati e di ascoltare le voci di chi era stato ridotto al silenzio.

Tania e il Giudice: Due Mestieri che Scavano la Veritร 

Il romanzo intreccia le storie di Tania, la storica che cerca i verbali della condanna a morte del nonno, e di un giudice istruttore che indaga sull’assassinio di un leader religioso a Bakรน. Due professioni diverse ma unite dalla stessa missione: “ricostruire cosa รจ successo, stabilire quali sono stati i fatti esattamente”. La differenza? Il giudice ha testimoni vivi, lo storico dialoga con i morti attraverso i documenti.

L’Unione che Non Era Unione

“L’Unione Sovietica non era la Russia”. Barbero svela la complessitร  di un impero multietnico dove convivevano tradizioni musulmane e potere comunista, dove “generali sovietici e segretari di partito venivano sepolti con rituali musulmani”. Un mosaico di popoli e culture che la propaganda presentava come monolitico, ma che nascondeva “il caos piรน totale”. Durante gli anni della Perestroika, questa complessitร  รจ emersa in tutta la sua contraddittorietร , rivelando “l’enorme corruzione, l’enorme criminalitร  nascosta, le mafie potentissime e ammanicate col potere”.

Storia vs Memoria: La Lezione Eterna

“La storia รจ complicata ma รจ piatta. รˆ un tappeto intessuto da innumerevoli fili”, dice un personaggio del romanzo. Barbero distingue tra storia e memoria: la memoria appartiene sempre a qualcuno, la storia cerca di mettere insieme tutti i punti di vista. Una lezione che risuona drammaticamente attuale nei conflitti contemporanei, dove ogni popolo rimane “prigioniero della sua memoria”.

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Alessandro Barbero, storico e scrittore, รจ professore ordinario di Storia medievale presso lโ€™Universitร  degli Studi del Piemonte Orientale e Vercelli. Collabora alle trasmissioni Passato e presente e a.C.d.C. in onda su Rai Storia. Dal 2023 รจ il protagonista del programma In viaggio con Barbero, su LA7. Nello stesso anno ha avviato per Chora Media Chiedilo a Barbero, un podcast in cui risponde a domande sulla storia che vengono inviate dagli ascoltatori. Tra le sue pubblicazioni: Le parole del papa (2016), Caporetto (2017), Dante (2020), Allโ€™arme! Allโ€™arme. I priori fanno carne (2023), usciti per Laterza; Gli occhi di Venezia (2011) e Le Ateniesi (2015), usciti per Mondadori; Costantino il vincitore (Salerno, 2016); Il divano di Istanbul (2011), Alabama (2021), Poeta al comando (2022) e Brick for stone (2023), usciti per Sellerio.

 

Alessandro Barbero– Storico italiano (n. Torino 1959). Conseguita la laurea in Storia medievale presso lโ€™Universitร  di Torino (1981) e un dottorato alla Scuola normale superiore di Pisa (1984), dal 2002 al 2024 รจ stato professore ordinario di Storia medievale all’Universitร  del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro. La sua densa produzione saggistica ha affiancato capillari ricerche sulla storia locale piemontese, basate anche su una attenta analisi delle fonti letterarie (tra le altre, Corti e storiografia di corte nel Piemonte tardomedievale, 1986; Savoiardi e Piemontesi nel ducato sabaudo all’inizio del Cinquecento, 1989; Un’oligarchia urbana. Politica ed economia a Torino fra Tre e Quattrocento, 1995) ad ampi studi sulla storia medievale (si citano qui, con C. Frugoni, Dizionario del Medioevo, 1994, e Medioevo. Storia di voci, racconto di immagini, 1999), oltre che alla stesura di testi biografici (Carlo Magno. Un padre dell’Europa, 2000; Federico il Grande, 2007; Solimano il Magnifico, 2012; Costantino il Vincitore, 2016; Dante, 2020). Di grande rilievo i suoi studi sulla storia militare, che debordano da ogni confine spazio-temporale (La guerra in Europa dal Rinascimento a Napoleone, 2003; Benedette guerre. Crociate e jihad; 29 maggio 1176. Barbarossa sconfitto a Legnano, 2011; Napoleone e l’arte della guerra, 2017; All’arme! All’arme! I priori fanno carne!, 2023) per indagare con un apparato ideativo sostanziato da profondi valori democratici il conflitto bellico come componente strutturale dellโ€™esperienza umana. Della sua prolifica produzione occorre ancora citare i piรน recenti Donne, madonne, mercanti e cavalieri (2013), Le parole del papa. Da Gregorio VII a Francesco (2016) e Inventare i libri. L’avventura di Filippo e Lucantonio Giunti, pionieri dell’editoria moderna (2022). Incisivo e apprezzatissimo divulgatore televisivo per una vis comunicativa che indaga la complessitร  con un linguaggio semplice e netto, e del Web (Superquark, 2007-12; a.C.-d.C., Rai Storia, 2013 -; La bussola e la clessidra, Rai Storia, 2020-; In viaggio con Barbero, LA7, 2023-), Barbero รจ anche autore di felici testi narrativi (Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo, 1995, Premio Strega 1996; Romanzo russo, 1998, nuova ed. 2024; L’ultimo rosa di Lautrec, 2001; Poeta al comando, 2003; Gli occhi di Venezia, 2011; Le ateniesi, 2015; Alabama, 2021; Brick for stone, 2023). Cavaliere dell’Ordre des arts et des lettres della Repubblica francese (2005).