Comune di Mompeo (Rieti)–Rassegna “A Porte Aperte”-Dalla Musica alle stelle:musiche di Mozart e Boccherini-
Comune di Mompeo –Articolo di Giulia Mininni–Nell’ambito della rassegna “A Porte Aperte” del Comune di Mompeo con il supporto della Regione Lazio e la direzione artistica di Renato Giordano il giorno sabato 12 aprile, presso l’Auditorium S. Carlo alle ore 18,00 andrà in scena il concerto VICINI E LONTANI : MUSICHE Di BOCCHERINI E MOZART. Luigi Boccherini e Wolfgang Amadeus Mozart sono due compositori allo stesso tempo tanto vicini per l’epoca in cui hanno vissuto ma anche tanto lontani per lo stile ed il genere. La loro musica testimonia il passaggio dallo stile Barocco a quello Classico. Ma mentre Mozart crea una musica moderna e assolutamente originale, Boccherini continua a rimanere fedele ai canoni della musica galante e Rococò che si avvicina al Romanticismo in arrivo, mentre Mozart lancia il suo sguardo verso il Nuovo Mondo. Piccoli gioielli di musica da camera che non solo celebrano i due compositori che hanno scritto le pagine più belle per questo genere musicale, ma allo stesso tempo mettono in risalto le doti degli esecutori dell’Ensemble Crescendo . L’orchestra Ensemble Crescendo nasce dall’idea di Carla Tutino di valorizzare il repertorio da camera con contrabbasso si avvale di musicisti con esperienza che operano e lavorano insieme da anni in diverse realtà musicali sinfoniche e cameristiche. Gli artisti che suoneranno sono Roberto Baldinelli e Caterina Bono ( violini) Paola Emanuele (viola), Adriano Ancarani (violoncello) ,Carla Tutino (Contrabbasso). Il programma della giornata oltre al concerto prevede l’ apertura e la visita guidata all’osservatorio astronomico del castello Orsini Naro a cura del CNAI alle 15.30, ed alle ore 20.00 dopo il concerto , l’osservazione del cielo primaverile con telescopio nel giardino dell’auditorium S. Carlo.
Comune di Mompeo (Rieti)–Rassegna “A Porte Aperte”-
Sabato 12 aprile Programma: h. 15.30 apertura e visita guidata all’ Osservatorio astronomico Castello Orsini Naro a cura del CNAI (Centro nazionale Astroricercatori indipendenti), h. 18.00 Concerto “Vicini e Lontani” all’Auditorium S. Carlo. h. 20. 00 Osservazione del cielo primaverile con telescopio nel giardino dell’Auditorium . Ingresso Gratuito.
Mompeo (Rieti)- va in scena nella sala Fabrizio Naro la commedia di Anna Fraioli “Dimmi ciò che vuoi”
Mompeo (Rieti)-Articolo di Giulia Mininni– La commedia di Anna Fraioli “Dimmi ciò che vuoi” è il nuovo appuntamento per sabato 5 aprile a Mompeo. Nell’ambito della rassegna” A porte aperte” diretta da Renato Giordano va in scena nella sala Fabrizio Naro del castello la commedia di Anna Fraioli “Dimmi ciò che vuoi”. Dopo molti e importanti concerti torna a Mompeo la prosa con uno spettacolo comico e divertente. E’ risaputo che una donna insoddisfatta prima o poi escogita un piano di evasione. Ma se le donne sono cinque? Si può essere certi che il piano sarà diabolico.
commedia di Anna Fraioli “Dimmi ciò che vuoi”
commedia di Anna Fraioli “Dimmi ciò che vuoi”
commedia di Anna Fraioli “Dimmi ciò che vuoi”
E lui avvolto dal velo ingannatore distratto dai piaceri della carne, alimentato dalle lusinghe, incantato da quelle mitiche eroine, ottenebrato dal proprio smisurato ego, forse non ricorda più che il mondo materiale non è altro che…illusione. Questa in sintesi la storia. Dimmi ciò che vuoi affronta i temi della liberazione femminile e della ribellione alle aspettative sociali. Le quattro protagoniste, attraverso il supporto della loro psicologa, trasformano le loro insicurezze in forza, dando vita a un crescendo che sfocia in una rivincita inaspettata. Nel cast tra gli altri Ilaria Pierandrei nel ruolo della terapeuta, Silvia Organtini è la casalinga trascurata, che si trasforma da donna sottomessa a mantide . Il personaggio maschile, intrappolato nel suo ruolo è Marco Tavani. La ripetitività degli approcci del seduttore seriale diventa un tratto distintivo dello spettacolo, con scene musicali e siparietti. Il finale , in cui le donne si liberano dalle catene patriarcali, offre una riflessione leggera ma significativa sul ruolo della donna e della sua emancipazione. Un mix di umorismo e di spunti di riflessione.
“Dimmi ciò che vuoi. Una commedia sentimentale scorretta!” Regia e testo di Anna Fraioli. Con Noemi Antonini, Francesca Grande, Wanda Orlando, Ilaria Pierandrei, Martina Sbarra, Marco Tavani.
Sabato 5 aprile sala Fabrizio Naro del Castello, ore 18,00.Ingresso gratuito.
Roma Al Teatro Tordinona la rassegna LE INTERVISTE IMPOSSIBILI – Dalla Radio al palcoscenico
Roma-Domenica 16 febbraio ore 18 al teatro Tordinona di Roma, quinta serata della rassegna LE INTERVISTE IMPOSSIBILI – Dalla Radio al palcoscenico, curata da Laura De Luca e Renato Giordano. La formula delle Interviste impossibili nasce come programma radiofonico in onda sul secondo canale della RAI. Successivamente, il format ha trovato spazio anche in teatro o in televisione.
Il tema di questa intervista è il cambio di prospettiva e di sguardo, sul cosmo e su noi stessi. Laura De Luca interrogherà NICCOLO’ COPERNICO, che capovolse la visione geocentrica dell’antichità inaugurando la moderna astronomia. Gli darà voce e volto Gaetano Lizzio. A seguire Guido Barlozzetti avrà a che fare con un altro personaggio rivoluzionario: SIGMUND FREUD, che sarà interpretato da Sergio Nicolai. Regia di Renato Giordano. Due “disturbatori” della storia dell’umanità, che hanno inaugurato radicali capovolgimenti nella nostra percezione e nella nostra autocoscienza: lo sguardo verso l’esterno del nostro pianeta e verso l’interno di noi stessi.
Roma Teatro Tordinona
Questi i prossimi appuntamenti per la stagione di quest’anno:
Martedì 25 marzo ore 21.00
-Idalberto Fei intervista VIBIA, moglie dell’imperatore Adriano
(Cristina Del Sordo)
-Laura De Luca intervista PITAGORA (Antonello Avallone)
-Laura De Luca intervista JOSEPH PILATES (Renato Giordano)
Coreografie di Giulia Marzattinocci
Teatro Tordinona
Il Teatro Tordinona, costruito nel 1670, è stato il più grande ed il più prestigioso teatro romano perlomeno in tutto il ‘700 e l’ ‘800. Poi è stato distrutto nel 1886 per permettere la costruzione degli imponenti argini del Tevere, e quindi salvare il centro di Roma dalle continue inondazioni. Il nuovo Teatro Tordinona, inaugurato nei primi anni 30 del secolo scorso è attivo da allora e si è sempre distinto per una programmazione culturalmente all’ avanguardia per i tempi. L’attuale gestione del teatro da parte dell’Associazione Culturale Tordinona si associa al nome del suo direttore artistico, l’autore, regista e musicista Renato Giordano, che lo dirige ininterrottamente dal 1979 ad oggi. Gli anni della gestione di Renato Giordano confermano la vocazione moderna e contemporanea della sala di Via degli Acquasparta.
Indirizzo
Via degli Acquasparta , 16
Orari
Per gli orari e le modalità di accesso rivolgersi ai contatti indicati.
Mompeo (Rieti)- Concerto “Emisferi” di Barbara Eramo -Voci di Donne in Musica, dai mari freddi ai mari caldi del mondo-
Mompeo (Rieti)- Concerto di BARBARA ERAMO dal titolo “EMISFERI”-Sabato 15 febbraio 2025 all’Auditorium S. Carlo, h 17.00 di Mompeo per la stagione di spettacoli dal vivo “ A porte aperte” diretta da Renato Giordano nell’alternanza di prose e musica d’autore è di scena la musica con il concerto di BARBARA ERAMO dal titolo “EMISFERI”.
Barbara Eramo e Andrea D’Apolito in Concerto
Barbara Eramo presenta un live intimo, spogliato di sovrastrutture e portato all’essenza delle composizioni col supporto della chitarra acustica e dell’harmonium di Andrea D’Apolito. La scaletta proporrà brani presenti nelle tracce del suo ultimo disco “Emisferi” e all’interno del suo progetto artistico precedente “Emily”, un concept album sulle poesie di Emily Dickinson. La scaletta della performance dell’artista tarantina proporrà omaggi ad autori ed interpreti del folk d’autore, soprattutto femminile, dai mari freddi e ai mari caldi del mondo e di poeti e poetesse da Ildegarda ad Al Mawakib. Tante sono le collaborazioni professionali di Barbara Eramo nel tempo, anche compositrice oltre che interprete, ed alcuni di questi artisti con cui ha lavorato sono presenti come autori dei suoi brani da Giordano a Saletti a Hector Zazou, a Pejman Tadajan .
Concerto “Emisferi” di Barbara Eramo –
Il concerto di Mompeo si concluderà con una interpretazione speciale collegata al direttore artistico Renato Giordano e all’ etichetta Rosso di Sera con la quale hanno entrambi lavorato negli anni novanta del brano “Senza Confini” (musica di Bungaro) con il quale il duo Eramo e Passavanti vinse il premio della critica del Festival di Sanremo 1998 e il “Premio Volare” per la migliore esibizione del Festival assegnato da Michael Nyman, presidente della giuria di qualità, dopo aver trionfato l’anno precedente a Sanremo giovani. Una perfetta chiusura del concerto che avrà luogo proprio nella giornata in cui quest’anno si conclude il Festival di Sanremo!. Barbara Eramo, voce, ukulele, santur, eletronics, chitarra. Andrea D’Apolito ,chitarra, harmonium, voce.
Auditorium S. Carlo, h 17.00. Ingresso Gratuito.
Articolo di Giulia Mininni-Giornalista
Giulia Mininni-Giornalista
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Mompeo (Rieti)-“BUSTER KEATON CONCERTO” di Alessandro Gwis, una musica magica per il grande comico del cinema muto-
locandina “BUSTER KEATON CONCERTO” di Alessandro Gwis,
Mompeo -BUSTER KEATON CONCERTO”all’Auditorium S. Carlo sabato 1 febbraio per la stagione di spettacoli dal vivo “ A porte aperte” diretta da Renato Giordano è di scena la musica con il BUSTER KEATON CONCERT uno spettacolo musicale di interazione tra musica dal vivo e cinema proposto dal pianista e compositore Alessandro Gwis. Il Concerto si sposa con la sonorizzazione di tre cortometraggi del grande comico Buster Keaton che verranno proiettati in contemporanea all’esecuzione musicale. Buster Keaton è universamente considerato uno dei più grandi registi dell’era del cinema muto.
Pierpaolo Ranieri (chitarra)
Alessandro Gwis (piano e tastiere)
Marco Rovinelli (batteria).
Il trio di Gwis sonorizza tre tra i suoi migliori cortometraggi, “Cops tje” , “Playhause” e “One week” girati tra il 1920 ed il 1922. La musica del trio con la unione di un’ anima tradizionale e un suono più contemporaneo aiuta lo spettatore a rileggere il cinema di Keaton con la sensibilità del nostro tempo pur rispettandone lo straordinario equilibrio formale e a cogliere l’universalità del suo messaggio artistico. Alessandro Gwis dialoga con le immagini ketoniane puntando a metterne in risalto da un lato la comicità esplosiva basata sulla fisicità e sulla straordinaria mimica di Keaton dall’ altro la vena surreale onirica e profondamente poetica del grande regista. Le composizioni che Gwis ha creato per l’occasione si muovono tra la musica latina, gli echi della tradizione musicale europea, il jazz e l’ elettronica, usata in modo sottile e molto personale. Caratteristica del concerto sono anche le improvvisazioni: a volte malinconiche, a volte ironiche, sempre imprevedibili. Un progetto dinamico, aperto, coraggioso, una musica stilisticamente non ortodossa, ma che invece si offre come strumento perfetto per l’immaginazione di chi ascolta. In scena oltre ad Alessandro Gwis (piano e tastiere) anche Pierpaolo Ranieri (chitarra) e Marco Rovinelli (batteria). Lo spettacolo avrà luogo all’Auditorium S. Carlo di Mompeo con orario di inizio 17,00. L’ingresso è gratuito.
Giulia Mininni-Giornalista
Articolo di Giulia Mininni
Buster Keaton Il silenzioso acrobata della risata
Considerato uno dei più importanti comici del cinema muto, Buster Keaton riuscì a imporsi creando un personaggio unico, commovente ma al tempo stesso irresistibile. Definito «il comico che non ride mai» per la sua espressione impenetrabile e lo sguardo triste, riusciva a suscitare ilarità proprio per la sua capacità di rimanere imperturbabile anche nelle situazioni più assurde
Nato sul palcoscenico
Joseph Francis Keaton, che era nato a Pickway, nel Kansas, nel 1895, già all’età di tre anni iniziò a calcare le scene insieme ai genitori e ai due fratelli, che si esibivano in teatro in numeri comici arricchiti da complicate acrobazie. Sembra che fu Harry Houdini, celebre artista dell’illusionismo con il quale spesso i genitori collaboravano, a soprannominare Buster (in inglese «ruzzolone») il piccolo Joseph Francis quando a sei mesi lo vide rotolare dalle scale senza riportare alcun danno. Pur provocando le proteste delle organizzazioni che cercavano di applicare le leggi contro il lavoro dei bambini, il piccolo Buster continuò a esibirsi e a ottenere grande successo.
Divenuto adulto, nel 1917 si trasferì a New York dove esordì nel cinema al fianco di Roscoe Arbuckle, famoso comico dell’epoca, che lo diresse in numerosi cortometraggi. Il contrasto tra il grasso e ingombrante Arbuckle e l’esile e impassibile Keaton contribuì al successo delle comiche interpretate dalla coppia, basate su inseguimenti a perdifiato e sulle classiche torte in faccia.
Dieci anni di gloria
Nel 1920, resosi indipendente da Arbuckle, Keaton creò una sua compagnia di produzione, la Buster Keaton comedies, e cominciò a realizzare cortometraggi in proprio, di solito diretti insieme al regista Eddie Cline. La comicità di questi cortometraggi nasce non solo dall’efficacia delle gag, ma anche da un più complesso contrasto tra il protagonista e un mondo fatto di oggetti e situazioni che si rivelano ostili. In questo senso Keaton si distingue dall’altro grande eroe della comicità, il sentimentale Charlie Chaplin, facendosi interprete di un cinema in cui le invenzioni comiche, spesso legate a circostanze paradossali, sono strettamente legate allo scontro dell’uomo con una società sempre più tecnologica. L’effetto comico è pertanto inevitabile, come in One week (1920), in cui Keaton è un giovane alle prese con una casa prefabbricata, ricevuta in dono di nozze, e s’impegna in una lotta estenuante nel tentativo di montarla seguendo indicazioni che si riveleranno sbagliate.
La sua popolarità crebbe a ogni nuova apparizione, ma la definitiva consacrazione giunse con il passaggio ai lungometraggi. Fu questo il periodo di film celeberrimi, da Keaton anche diretti, come Senti, amore mio (1923) – divertente parodia di un classico del cinema statunitense come Intolerance (1916) di David W. Griffith, di cui ripropone la struttura costituita da episodi ambientati in diversi momenti storici – o La palla n. 13 (1924), nel quale il comico interpreta un proiezionista che in sogno si ritrova a vivere in un film. Ricordiamo anche altri straordinari successi, quali Come vinsi la guerra (1926) – codiretto con Clyde Bruckman, dove è un macchinista che alla guida della sua locomotiva, chiamata il Generale, durante la guerra di Secessione riesce a salvare la fidanzata dai nordisti –, Io… e il ciclone (1928) di Charles F. Reisner e Il cameraman (1928) di Edward Sedgwick, in cui è un operatore cinematografico talmente maldestro da dimenticarsi di inserire la pellicola nella macchina da presa.
Viale del tramonto
Alla fine degli anni Venti, con la nascita del cinema sonoro, che provocò enormi cambiamenti nello stile della recitazione, alcune grandi stelle del muto entrarono in crisi. Anche Keaton pagò le conseguenze di questa rivoluzionaria innovazione: si aprì per lui un periodo difficile dal punto di vista artistico e personale, e fu costretto a recitare in cortometraggi di livello non eccelso.
Tornò alla ribalta molti anni più tardi grazie a Charlie Chaplin, che lo volle accanto a lui, nella parte di un vecchio pianista, in Luci della ribalta (1952). Degna di nota era stata anche la sua apparizione in Viale del tramonto (1950) di Billy Wilder, nel ruolo del giocatore di poker. Nel 1959 gli venne assegnato un meritato Oscar alla carriera.
L’ultima, intensa prova d’attore Keaton la offrì in Film (1965), cortometraggio muto diretto da Alan Schneider e scritto da Samuel Beckett, in cui, inquadrato di spalle o di tre quarti, cerca di sfuggire continuamente allo sguardo di chi è intento a osservarlo. Morì poco tempo dopo, a Woodland Hills, in California, nel 1966.
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