Foto Gallery dei Serbatori Idrici della Campagna Romana- Nord-Ovest-
-Castel di Guido-Residenza Aurelia di Castel di Guido- Borgo di Testa di Lepre- Serbatorio di Cecanibbio-
Report fotografico di Franco Leggeri
Serbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di CECANIBBIOSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio della TORRE della RESIDENZA AURELIA di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio Borgo di Testa di LepreSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di Castel di GuidoSERBATOIO IDRICO VIA SODINI -loc. Le Pulcette- Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio Borgo di Testa di LepreSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio della TORRE della RESIDENZA AURELIA di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio della TORRE della RESIDENZA AURELIA di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio della TORRE della RESIDENZA AURELIA di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio Borgo di Testa di LepreSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio della TORRE della RESIDENZA AURELIA di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio della TORRE della RESIDENZA AURELIA di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio della TORRE della RESIDENZA AURELIA di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio Borgo di Testa di LepreSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio della TORRE della RESIDENZA AURELIA di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio della TORRE della RESIDENZA AURELIA di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio della TORRE della RESIDENZA AURELIA di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio della TORRE della RESIDENZA AURELIA di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di CECANIBBIOSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio della TORRE della RESIDENZA AURELIA di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di CECANIBBIOSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di CECANIBBIOSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di CECANIBBIOSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di CECANIBBIOSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di CECANIBBIOSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio Borgo di Testa di LepreSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio Borgo di Testa di LepreSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio Borgo di Testa di LepreSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio Borgo di Testa di Lepre- Via OccioniSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio Borgo di Testa di Lepre- Via OccioniSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio zona TragliataSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio Borgo di Testa di Lepre- Via OccioniSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di CECANIBBIOSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di CECANIBBIOSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di via Alberto CAMETTISerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di via Alberto CAMETTIBorgo TESTA di LEPRE via Alberto CAMETTIBorgo TESTA di LEPRE via Alberto CAMETTISerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di via Alberto CAMETTISerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di via Alberto CAMETTIBorgo TESTA di LEPRE via Alberto CAMETTI incrocio con via di TragliataSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di via Alberto CAMETTISerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di via Alberto CAMETTISerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di CASTEL CAMPANILESerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di CASTEL CAMPANILESerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di CASTEL CAMPANILESerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di CASTEL CAMPANILESerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di CASTEL CAMPANILESerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio METALLICO di CASTEL CAMPANILESerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio METALLICO di CASTEL CAMPANILESerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio METALLICO di CASTEL CAMPANILESerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio METALLICO di CASTEL CAMPANILESerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di CASTEL CAMPANILESerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio dei TERZI-TRAGLIATELLASerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio dei TERZI-TRAGLIATELLASerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio dei TERZI-TRAGLIATELLASerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio METALLICO di via BRACCIANESESerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio METALLICO di via BRACCIANESESerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio METALLICO di via BRACCIANESESerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio METALLICO di via BRACCIANESESerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio METALLICO di via di TRAGLIATASerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio METALLICO di via di TRAGLIATASerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio METALLICO di via di TRAGLIATASerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio dei TERZI-TRAGLIATELLASERBATOIO IDRICO VIA SODINI -loc. Le Pulcette- Castel di GuidoSERBATOIO IDRICO VIA SODINI -loc. Le Pulcette- Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio tipo ENTE MAREMMA- 1956 Sito in Via di Castel di Guido-Serbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio tipo ENTE MAREMMA- 1956 Sito in Via di Castel di Guido-Serbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio tipo ENTE MAREMMA- 1956 Sito in Via di Castel di Guido-Serbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio tipo ENTE MAREMMA- 1956 Sito in Via di Castel di Guido-
Sorgono le torri-La torre è presente nella fortificazione come elemento isolato o inserito nelle mura. Nel primo Medioevo e alle origini del Feudalesimo la torre apparve come elemento architettonico comune alle fortificazioni e ai castelli feudali o, isolata, quale posto di osservazione e difesa avanzata. La funzione della torre era prettamente difensiva, la costruzione dalla pianta per lo più quadrata e di dimensioni ristrette, mentre l´interno era diviso in piani con pavimenti, scale di legno e a volte collegato a sotterranei destinati alla raccolta di provviste in caso di assedio. L´utilizzazione della torre, comunque, trovò un notevole incremento e sviluppo nelle città comunali quando da costruzione esplicitamente militare divenne una sorta di “status symbol” nobiliare. La costruzione delle torri andò infittendosi nel nucleo centrale dell´abitato secondo una planimetria simile a quella delle torri guerresche dei castelli. Il Gregorovius ritiene che a Roma, nel XII secolo, ci fossero 900 torri. Anche se il numero può sembrare esagerato, la città doveva effettivamente apparire ricca di tali costruzioni, segni delle dimore baronali. Le lotte fra fazioni o quelle del Papa e il Senato contro i baroni con conseguente confisca e distruzione di case, torri e palazzi della parte soccombente, furono, insieme a fenomeni naturali come il terremoto del 1348, tra le cause prime della notevole perdita di tali monumenti storici. è in parte alle esigenze di difesa, come si è detto, e in parte alla necessità di segnalare la giurisdizione che si deve la costruzione di quel sistema di torri delle quali è costellata la campagna romana. Nell´agro romano di torri di segnalazione e di vedetta, dette “vigilae”, che da un centro fortificato si irradiavano sin sulla spiaggia, si ha notizia dal tempo di Gregorio Magno. Molte torri sono però scomparse, ma sopravvissero, come nel caso di Tor Vergata, nel nome della località nella quale sorgevano, permettendo così di ricostruire l´antica rete delle proprietà, della viabilità e della difesa. Per la storia che ci interessa, fra il decimo e l´undicesimo secolo l´aristocrazia laziale, che aveva le sue basi territoriali nella provincia, acquistò una nuova importanza politica. Essa si alleò con il papa nella difesa della città e delle campagne contro le incursioni saracene. Esponente di questo nuovo patriziato di soldati fu Alberico, capostipite dei conti di Tuscolo. Nell´undicesimo secolo il papato riacquistò in Europa un rilievo preminente e, conseguentemente, le abbazie procedettero alla ricomposizione delle proprietà e alla riaggregazione delle popolazioni rurali in abitati fortificati posti in luoghi elevati dominanti la campagna: i cosiddetti “incastellamenti”. L´esempio delle abbazie fu seguito anche dai signori feudali. Per i privati, i castelli fortificati furono una garanzia di difesa della proprietà, ma anche una base di appoggio. Per la Chiesa il borgo fortificato, vantaggioso all´inizio a fini difensivi, divenne in breve la premessa di un passaggio di poteri nelle mani dei signorotti locali.
P.S. per ogni Torre sarà pubblicato un report fotografico ed una breve storia.
Tutte le foto sono di Franco Leggeri
TORRE IN PIETRA- Torre di PagliaccettoFREGENE -Torre PrimaveraTorre dell’ACQUAFREDDAPALIDORO-Torre PerlaTorretta TROILITorretta dei MASSIMI
-Bisogna fare una distinzione tra le donne di Atene e di Sparta. Le ateniesi non godevano di diritti propri come gli schiavi. Le fanciulle non potevano uscire dagli appartamenti loro riservati detti ginecei. Uscivano solo per le feste religiose. Il marito veniva scelto dal padre all’interno del gruppo parentale. Anche nel matrimonio le donne continuavano la loro vita da recluse e dovevano rimanere appartate nei banchetti. Paradossalmente quelle delle classi più umili, lavorando fuori casa, andando nei campi o nei mercati, godevano di più libertà di movimento. A Sparta una buona madre doveva essere sana, robusta e vigorosa, tutte le cose che avrebbe trasmesso poi ai nascituri. Per questo motivo venivano indirizzate all’ attività sportiva ed erano soggette ad un minor controllo sociale delle ateniesi. Solo quelle delle classi inferiori si dedicavano ai lavori domestici.
Donna Romana
ROMA
-La donna Romana era più libera della donna greca in quanto poteva partecipare ai banchetti, andare a teatro o al circo. Il suo ruolo era all’interno della casa, nella famiglia. Era considerata per tutta la vita allo stesso livello di un figlio minorenne. Non sempre il matrimonio coincideva con l’amore. Il motivo del matrimonio (termine che non a caso deriva da MATER = MADRE) andava invece ricercato nei figli. Ci si sposava innanzitutto per avere dei figli legittimi, cioè riconosciuti dalla legge. L’istruzione dei figli era compito della madre nei primi anni. Successivamente i maschi venivano affidati a un maestro. L’istruzione delle ragazze terminava a 12 anni.
Alessia De Lorenzis Direttrice OASI LIPU Castel di Guido
Il 23 aprile in tutto il Paese. L’Oasi Castel di Guido organizza una giornata di visite e giochi per bambini e adulti nella Natura della campagna romana. La partecipazione a visite guidate, giochi, animazioni per bambini e adulti è gratuita.
Per le persone che amano la Storia della nostra zona suggerisco di visitare il Blog- WWW.ABCVOX.INFO – VOX-Voce della Campagna Romana- zona AURELIA BOCCEA
Programma del mattino
10.30 Appuntamento in piazza Castel di Guido e trasferimento in Oasi
11.00 Visita guidata sul sentiero delle rondini
Visita guidata sul sentiero degli allocchi
12.30 Liberazione di un rapace curato al CRFS Lipu Roma
13.00 Pranzo al sacco (per chi si vuole fermare)
Programma del pomeriggio
15.00 “Voli senza Frontiere”, gioco di orientamento per bambini dai 6 a 99 anni (prenotazione obbligatoria)
Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.
15.30 Visita Guidata alla Villa Romane delle Colonnacce organizzata dal GAR (Gruppo Archeologico Romano)
16.30 Saluti
Per informazioni e prenotazionitel. 3285569123
Per le persone che amano la Storia della nostra zona suggerisco di visitare il Blog- WWW.ABCVOX.INFO – VOX-Voce della Campagna Romana- zona AURELIA BOCCEA
Eventi della giornata in Oasi
– I #ventiBUONI
20 Arnie, 20 disegni, 20 Scienziati.
Buono racconta il progetto dell’associazione e presenta nel pomeriggio il portasciami di Lucamaleonte.
– Corso di Fotografia Macro
Durante la giornata, il fotografo naturalista Alessandro Zocchi, terrà un corso base di fotografia macro (fiori, insetti, piccoli animali) articolato come segue:
mattina – lezione di macro della durata di un’ora e mezza
pomeriggio – sessione pratica di fotografia all’interno dell’Oasi
Donazione minima per il corso: 10 euro
Per informazioni e prenotazione obbligatoriatel: 3669930239
Sito web della Campagna Romana-WWW.ABCVOX.INFO
Come arrivare in Oasi
L’Oasi si trova all’interno dell’Azienda Agricola Castel di Guido che ha sede nel borgo omonimo (via Gaetano Sodini). Il borgo è lungo la via Aurelia (km 20) a 5 km dall’uscita “Aurelia” del G.R.A. direzione Civitavecchia. Dall’uscita “Castel di Guido” percorrere via di Castel di Guido per 4,5 km fino all’omonima piazza, punto di incontro per gli eventi e le visite guidate. Da li, in occasione degli eventi organizzati, si prosegue in auto per la strada interpoderale fino al parcheggio dell’Oasi. In alternativa l’oasi si può raggiungere dal borgo a piedi o in bicicletta (circa 2,5 km). La piazza di Castel di Guido è raggiungibile con la linea Atac 246P (fermata: n° 78340 pza Castel di Guido) con partenze dal capolinea Cornelia (Metro A).
Per informazioni tel. 3285569123
Per le persone che amano la Storia della nostra zona suggerisco di visitare il Blog- WWW.ABCVOX.INFO – VOX-Voce della Campagna Romana- zona AURELIA BOCCEA
Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Oasi LIPU di Castel di GuidoOasi LIPU di Castel di GuidoVilla Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Oasi LIPU di Castel di GuidoVisitatori OASI LIPU Castel di GuidoVilla Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Oasi LIPU di Castel di Guido Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Alessia De Lorenzis Direttrice OASI LIPU Castel di Guido-Lezioni all’aria apertaAlessia De Lorenzis Direttrice OASI LIPU Castel di GuidoOasi LIPU di Castel di GuidoOasi LIPU di Castel di GuidoOasi LIPU di Castel di GuidoCASTEL di GUIDO-PONTE ROMANO SUL FIUME ARRONE.OASI LIPU di Castel di Guido- Foto Archivio anno 2009OASI LIPU di Castel di Guido-Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio della TORRE della RESIDENZA AURELIA di Castel di GuidoSerbatoi idrici della Campagna Romana- Serbatoio di Castel di GuidoCASTEL DI GUIDO-La Polledrara di Cecanibbio- MUSEO PALEONTOLOGICOCASTEL DI GUIDO-La Polledrara di Cecanibbio- MUSEO PALEONTOLOGICOCASTEL DI GUIDO-La Polledrara di Cecanibbio- MUSEO PALEONTOLOGICOCASTEL DI GUIDO-La Polledrara di Cecanibbio- MUSEO PALEONTOLOGICOCASTEL DI GUIDO-La Polledrara di Cecanibbio- MUSEO PALEONTOLOGICOCastel di Guido-chiesa Spirito SantoCastel di GuidoAZIENDA AGRICOLA Castel di GuidoCastel di Guido-Azienda Agricola ComunaleCastel di Guido-Il CastelloCastel di GuidoCastel di GuidoCastel di Guido-Restaurata la scalinata della chiesa dello SPIRITO SANTOCastel Di Guido Il mausoleoREGNUM CHRISTI sito nella RESIDENZA AURELIA di Castel di GuidoREGNUM CHRISTI sito nella RESIDENZA AURELIA di Castel di GuidoCROCE di CASTEL DI GUIDO– LA CROCE DI LORENA – CROCE DEL SANTO SPIRITO Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.I BUTTERI dell’Azienda agraria di Castel di Guido WWW.ABCVOX.INFOI BUTTERI dell’Azienda agraria di Castel di GuidoCASTEL DI GUIDO – PRIMA DELLA STORIA- Una veduta dello scavo della terza campagna effettuata nel 1982
Lettera-antica-donna-romana -British Museum/Art resource, NY
Tempo fa è stato trovato e tradotto un invito di compleanno mandato da un’antica donna romana, moglie del comandante del forte di Vindolanda – Gran Bretagna – alla sorella.
La regione a quel tempo era ancora più fredda ed umida di oggi. Spesso chi veniva inviato qui, ai confini dell’impero, poteva aver la sensazione di essere isolato ed esiliato dalla lontana, potente e lussuosa Roma.
Ciò non impediva ai romani di sentirsi tali; un fatto dimostrato dal ritrovamento di numerose ville e strade costruite proprio da questo popolo. Anche lo stesso forte militare ci ha consegnato ampio materiale sulla vita di tutti i giorni dei romani.
A partire dal 1973, gli studiosi hanno cominciato a trovare frammenti di tavolette coperte di scrittura corsiva romana e sature d’acqua. Una volta conservate e decifrate, è stato possibile osservare rari dettagli della vita quotidiana e il funzionamento del forte; liste dei rifornimenti necessari, tra cui la pancetta, le ostriche, e il miele; la lettera di un soldato che scrive da casa e dice che ha inviato più calze, sandali, e biancheria oltre a descrivere i nativi britannici.
Tra le tavolette-i più antichi documenti scritti a mano in Gran Bretagna-sopravvive un invito dalla moglie del comandante del forte a sua sorella per una festa di compleanno, incredibile per la semplicità e la somiglianza oltre alla sua attualità nell’uso delle parole.
La lettera
“Claudia Severa alla sua Lepidina, saluti. Questo 11 settembre, sorella, per la celebrazione del mio compleanno, ti ho inviato un caldo invito per essere sicura che tu verrai, così da rendere la mia giornata migliore se tu sarai presente. Porgi i miei saluti al tuo Cerialis. Il mio Aelius (Elio) e mio figlio ti inviano i loro saluti. Ti aspetto sorella. Saluti, sorella, anima a me più cara, che spero prosperi e possa salutare. A Sulpicia Lepidina, moglie di Cerialis, da Severa.” La Moglie di Aelius, Claudia, fece probabilmente comporre da qualcun altro la lettera, elemento che sembra emergere dalla professionalità con cui è scritta la missiva. Sembra esserci però anche una parte del messaggio scritta direttamente da Claudia quando si legge: Ti aspetto sorella. Saluti, sorella, anima a me più cara, che spero prosperi e possa salutare”. Questo passaggio, seppur breve, rappresenta il primo testo conosciuto scritto da una donna romana in latino.
Castel di Guido- 12 aprile 2017-Distruggere un Borgo medievale, la Sua Storia millenaria, non è impresa da poco, solo “piccolissimi uomini dal prezzo facile” sono in grado di poterlo fare. Castel di Guido il Borgo medievale “violentato da cialtroni incapaci, uomini rozzi estranei al bello , nemici del sole e della luna”. Vivere Castel di Guido in un modo diverso, osservarlo con occhi “puliti”, essere un abitante del Borgo che non ha istinti da “PREDONE” , essere Cittadino di Castel di Guido VERO come si diceva una volta :”con il cuore e con l’anima”. I “signori” che hanno depredato e distrutto “il nostro” Castel di Guido sono ormai “altrove” a godersi i frutti dello scempio che ci hanno lasciato. I barbari che hanno “SPEZZATO L’EMOZIONE” sono “altrove a godersi il brutto frutto della loro anima arida”. C’è forse un pensiero che è pari. Per profondità e smarrimento. C’è forse un’emozione che è pari. Forse un dolore che è pari nel vedere un Borgo bello e forte crollare col cuore a pezzi in un deposito di meschini interessi . Piccoli interessi da “bottegaio” . Vi è un dolore, un’emozione che forse sono pari a quello che hanno dominato gli occhi e i cuori nel mondo nel vedere un Borgo bello e forte cadere ed avviato alla morte troppo presto, ma la partita non è finita. E sono il dolore, l’emozione che ci prende nel pensare che Castel di Guido, quel bel vigore che infondeva non abbiano avuto senso. Vedere, l’amato, Castel di Guido, così com’è ridotto, è un nodo alla gola. L’ingiustizia di un Borgo che cade nel pieno del suo splendore, è quasi pari all’ingiustizia di pensare che la vita, quella di tanti giovani, sia priva di senso. Sia come un bell’”arabesco” nel nulla. Sia come una cosa fantastica e breve, priva di reale significato, cioè priva di un destino buono. Perciò vedendo lo spaventoso spettacolo di Castel di Guido che crolla sotto “l’ignorante bastone di piccoli uomini privi di scrupolo ” .E a quel crollare fa eco, per così dire, quel sorgere e cantare la SPERANZA. E a quell’emozione che fa quasi perdere il senno, risponde, con l’”ultrasuono” di un’impalpabile ma ragionevole speranza, l’emozione di vedere questi vecchi e giovani che gridano e cantano perché la vita – duri cent’anni o venti o un mese – ce l’ha. Scene ed emozioni OPPOSTE al neutro e scialbo chiacchiericcio di prezzolati “capibastone” che per “ un misero piatto di lenticchie” vendono il futuro del Borgo ad avvoltoi e sciacalli. Resistere agli sciacalli e alla serpe che sputa il veleno dell’odio.
Guido da Spoleto vinse i Saraceni, riusciremo noi, oggi, a vincere la giostra della MezzaLuna? Vivere Castel di Guido, andare oltre e che il bagordo innalzi le membra degli avvoltoi come trofeo di vittoria.
-articolo di Franco Leggeri-
Castel di Guido tra “PROSTITUZIONE&IMMONDIZIA”Castel di Guido tra “PROSTITUZIONE&IMMONDIZIA”Castel di GuidoCastel di Guido tra “PROSTITUZIONE&IMMONDIZIA”Castel di Guido tra “PROSTITUZIONE&IMMONDIZIA”Castel di Guido tra “PROSTITUZIONE&IMMONDIZIA”Castel di Guido tra “PROSTITUZIONE&IMMONDIZIA”Castel di Guido tra “PROSTITUZIONE&IMMONDIZIA”Castel di Guido tra “PROSTITUZIONE&IMMONDIZIA”Castel di Guido tra “PROSTITUZIONE&IMMONDIZIA”Castel di Guido“PROSTITUZIONE&IMMONDIZIA”Castel di Guido tra “PROSTITUZIONE&IMMONDIZIA”
Ad ovest di Boccea, a circa 2500 m di distanza dal Castello di Boccea è conservato il Casale di Testa di Lepre di sopra. Nel secolo XII il Casale apparteneva alla Basilica di Santa Maria Maggiore di Roma, proprietà confermata da Papa Celestino III nel 1192. Il Casale entrò in seguito a far parte dei beni del Patrimonio della Basilica di San Pietro. Vi subentrarono, alla metà del XV secolo, gli Orsini e nel 1453 Francesco Orsini vendette “Testa di Lepre”, insieme ad un “Castrum dirutum” (Castello di Boccea?) a Pandolfo Anquillara. Il Casale di Testa di Lepre di sopra ( il Casale di Testa di Lepre di sotto circa 4 Km a Sud,–Pamphilj dal 1649- è invece completamente moderno), anche se notevolmente rimaneggiato , mostra ancora la caratteristica forma di Casale Torre con alta Torretta , centrale, incorporata. A Testa di Lepre, territorio, doveva esistere nel sito ove ora sorge il Casale di Malvicino, circa 2 Km a Nord di Testa di Lepre. L’esistenza della Torre di Malvicino è indicata in un disegno del Catasto Alessandrino (Papa Alessandro VII) in cui è disegnata una costruzione a tre piani munita di merlatura. Testa di Lepre e Malvicino dovevano costituire due importantissimi posti di vedetta per il controllo della via di Tragliata che univa il Castello di Boccea (sito sopra i Laghetti dei Salici) e il Castello (ora Borgo) di Tragliata.
Bibliografia -AA.VV. Giovanni Maria De Rossi- torri segnaletiche-Ricerche bibliografiche , Eufrosino della Volpaia 1547,catastali e foto originali sono di Franco Leggeri (Articoli per il sito WWW.ABCVOX.INFO- Torri della via Aurelia-Eufrosino della Volpaia 1547)
Casale di Testa di Lepre di sopraCasale di Testa di Lepre di sopraPietra miliare Via di TRAGLIATAPietra miliare Via di TRAGLIATACastello di BocceaCastello di BocceaIl Borgo di TRAGLIATAIl Borgo di TRAGLIATACasale Pamphilj-Testa di Lepre di sotto.Casale Pamphilj-Testa di Lepre di sotto.Casale di Testa di Lepre di sopra
Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.
Roma- 30 marzo 2017-Sabato 22 aprile dalle ore 9:00 alle ore 17:00-I Volontari del Gruppo Archeologico Romano saranno presenti a Castel di Guido, presso l’Azienda Agricola Comunale e OASI della LIPU, per condurre gli scavi nella Villa Romana delle Colonnacce.La Villa Romana è databile tra il III sec. a.C. e il III sec. d.C. ed è costituita da strutture sia di epoca repubblicana sia imperiale.
Foto di FRANCO LEGGERI per REDREPORT
Per ulteriori informazioni si prega di contattare la segreteria del GAR: Gruppo Archeologico Romano Via Contessa di Bertinoro 6, Roma Tel. 06/6385256 info@gruppoarcheologico.it
Descrizione della Villa Romana delle Colonnacce sono tratte da un saggio-lezione della Dott.ssa Daniela Rossi- Archeologa .
Castel di Guido- La Villa Romana è del II-III secolo d.C. è sita su di un pianoro all’interno dell’Azienda agricola comunale. La Villa ha strutture di epoca repubblicana che sono le più antiche e di epoca imperiale. La villa ha una zona produttiva di e la parte residenziale di epoca imperiale. La parte produttiva comprende l’aia o cortile coperto: il grande ambiente conserva le basi di tre sostegni per il tetto, mentre è stato asportato il pavimento, al centro si trova un pozzo circolare. Vi è una cisterna per la conservazione dell’acqua meteorica, all’interno della cisterna si trovano le basi dei pilastri che sorreggevano il soffitto a volta. A giudicare dallo spessore dei muri e dei contrafforti si può desumere che avesse un altezza di circa 5 metri. Nell’ambiente di lavoro si trovano un pozzo e la relativa condotta sotterranea. Torcular : sono due ambienti che ospitavano un impianto per la lavorazione del vino e dell’olio. Vi era un torchio collegato alle vasche di raccolta, mentre in un ambiente più basso vi era l’alloggiamento dei contrappesi del torchio medesimo ed una cucina con contenitori in terracotta di grandi dimensioni (dolii). La parte residenziale ha un atrio, cuore più antico dell’abitazione romana, in cui si conservava l’altare dei Lari, divinità protettrici della casa. Al centro vi è una vasca ( compluvio) in marmo in cui si raccoglieva l’acqua piovana che cadeva da un foro rettangolare sito nel tetto (impluvio). Sale da pranzo, forse triclinari , ampie e dotate di ricchi pavimenti e di belle decorazioni affrescate sulle pareti. Cubicoli, stanze da letto . Vi erano dei corridoi che consentivano il transito della servitù alle spalle delle grandi sale da pranzo senza disturbare i commensali o il riposo dei proprietari. Il Peristilio o giardino porticato: era l’ambiente più amato della casa, di solito con giardino centrale ed una fontana. Dodici colonne sostenevano il tetto del porticato, che spioveva verso la zona centrale. I volontari del GAR –Zona Aurelio , scavano con perizia e recuperano frammenti, “i cocci”, li puliscono,catalogano e , quindi, li trasportano nella sede di via Baldo degli Ubaldi dove vengono restaurati e conservati . Nel 1976 la Soprintendenza Archeologica di Roma recuperò preziosi mosaici e pregevoli pitture che sono ora esposti al pubblico nella sede del museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo. Se la Villa è visitabile e ben conservata lo si deve all’ottimo lavoro dell’Archeologo Dott.ssa Daniela Rossi che la si può definire “Ambasciatore e protettrice del Borgo romano di Lorium “.
N.B. Franco Leggeri:”La descrizione della Villa delle Colonnacce sono tratte da un saggio-lezione che la Dott.ssa Daniela Rossi ha tenuto nella sala grande del Castello nel Borgo di Castel di Guido il 18/04/09 .”
FOTO GALLERY -Villa Romana delle Colonnacce-Foto di Franco Leggeri
Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.GAR-Gruppo Archeologico RomanoVolontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.VILLA ROMANA DELLE COLONNACCEVILLA ROMANA DELLE COLONNACCEVolontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Arch. VALERIA GASPARI Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Volontari GAR scavo Villa Romana delle Colonnacce a Castel di Guido.Castel di Guido, Villa delle Colonnacce– 5 febbraio 2017-Visita Villa Romana delle ColonnacceVisita Villa Romana delle ColonnacceCastel di Guido, Villa delle Colonnacce– 5 febbraio 2017-Castel di Guido, Villa delle Colonnacce– 5 febbraio 2017-Castel di Guido, Villa delle Colonnacce– 5 febbraio 2017-Castel di Guido, Villa delle Colonnacce– 5 febbraio 2017-
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