27 Gennaio 2023
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Biblioteca DEA SABINA
–Libro di Raffaella Del Greco “ QUEI LUNGHI TRENTA GIORNI”-
Condanna e Morte di MICHELE Del GRECO pastore di Anversa degli Abruzzi MARTIRE della RESISTENZA
Editrice L’Atelier del Sagittario –Villalago-AQ- 1995
Raffaella Del Greco “ QUEI LUNGHI TRENTA GIORNI”
Biblioteca DEA SABINA –Libro di Raffaella Del Greco “ QUEI LUNGHI TRENTA GIORNI”- Editrice L’Atelier del Sagittario –Villalago-AQ- 1995
Raffaella Del Greco “ QUEI LUNGHI TRENTA GIORNI”
Raffaella Del Greco,scrittrice e poetessa abruzzese
Raffaella Del Greco “ QUEI LUNGHI TRENTA GIORNI”
Raffaella Del Greco “ QUEI LUNGHI TRENTA GIORNI”
Raffaella Del Greco “ QUEI LUNGHI TRENTA GIORNI”
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Libro di Raffaella Del Greco “ QUEI LUNGHI TRENTA GIORNI”-
Raffaella Del Greco “ QUEI LUNGHI TRENTA GIORNI”
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Raffaella Del Greco “ QUEI LUNGHI TRENTA GIORNI”
Michele del Greco
Raffaella Del Greco “ QUEI LUNGHI TRENTA GIORNI”
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Raffaella Del Greco “ QUEI LUNGHI TRENTA GIORNI”Biblioteca DEA SABINA –Libro di Raffaella Del Greco “ QUEI LUNGHI TRENTA GIORNI”- Editrice L’Atelier del Sagittario –Villalago-AQ- 1995-Michele Del Greco Nato ad Anversa degli Abruzzi (L’Aquila) il 28 giugno 1896, fucilato a Sulmona il 22 dicembre 1943, pastore. Padre di quattro figli, dopo l’armistizio collaborò con la Resistenza dando aiuto ai prigionieri alleati fuggiti dai campi di concentramento. Il 22 novembre 1943, il pastore abruzzese fu arrestato dai tedeschi che, con un espediente, avevano avuto conferma del suo impegno umanitario. Interrogato e, infine, rinchiuso nel carcere della Badia, a Sulmona, Michele Del Greco fu processato dai tedeschi e condannato a morte. Inutile la domanda di grazia presentata dai famigliari del generoso pastore: Del Greco fu fucilato nel cortile del carcere. Nel 62° della Liberazione, durante la VII edizione della Marcia internazionale “Il sentiero della libertà” (che si svolge in Abruzzo e che in tre giorni vede i cinquecento partecipanti raggiungere Casoli con partenza da Sulmona), Michele del Greco è stato commemorato all’Abbazia Celestiniana. Era presente una delle figlie del pastore, Raffaella, che sul martirio del padre ha scritto un libro dal titolo Quei lunghi trenta giorni . ANPI- DONNE e UOMINI della RESISTENZA Natale di sangue 1943 – La fucilazione del pastore abruzzese Michele Del Greco Written by Mario Setta- Nella notte tra il 21 e 22 dicembre, a Badia di Sulmona , il parroco Don Vittorio D’Orazio fu svegliato dai soldati tedeschi quando ancora era buio e accompagnato nell’abbazia-carcere, nella cella del condannato Michele Del Greco . Rimasti soli, prete e detenuto si abbracciarono. Poco prima era stato detto al Del Greco che la domanda di grazia non era stata accolta. Don Vittorio D’Orazio ha ricordato quel momento con lucidità e commozione: non era facilmente distinguibile il colore del volto del condannato dal bianco del lenzuolo. Del Greco gli disse: «Sa perché mi ritrovo in questa situazione? Perché ho fatto quello che voi mi avete insegnato: dar da mangiare agli affamati ». Fu fucilato subito dopo, nel cortile interno del carcere. Tra le sei e le sette del mattino. Era stato arrestato il 22 novembre. Processato e condannato a morte il 27 novembre. Ad Anversa degli Abruzzi , suo paese natale, era stato affisso questo manifesto:«Comune di Anversa degli Abruzzi. Il tribunale militare tedesco ha condannato alla pena di morte Michele Del Greco, pastore di 47 anni, per aver dato asilo a circa 56 prigionieri inglesi, russi, francesi ed americani fuggiti dai campi di concentramento. 27 novembre 1943». Successivamente, in data 20 luglio 1947, la Legione Territoriale dei Carabinieri, Compagnia di Sulmona, invia la seguente comunicazione alla Questura di L’Aquila:«Il 22 novembre 1943, fu catturato dai tedeschi, per avere dato vitto ed alloggio a militari alleati evasi dal campo p. g. di Sulmona, Del Greco Michele fu Nunzio e fu Di Giusto Raffaela, nato ad Anversa il 9.6.1896, pastore. Processato dal tribunale militare tedesco in Sulmona, fu condannato a morte. La sentenza fu eseguita il 22.12.1943 in località ‘Abazia’ di Sulmona». Prima di morire Michele Del Greco scrive questa lettera sincera e commovente, rimasta per tanti anni gelosamente conservata dalla figlia Antonietta, nata il 4.6.1930. La lettera è scritta con una matita copiativa sulle due facciate di un foglio staccato da un quaderno a quadretti. La riportiamo integralmente, ponendo tra parentesi la dizione corretta e qualche delucidazione. Data la quasi assenza di punteggiatura, i periodi sono stati separati da piccole barre. «Mia compagna cara col mio Rasegno di (con la mia rassegnazione in ) Dio. Carminucia (Carminuccia ) aveva (avevamo ) una bella famiglia di portarla (da portare avanti ) col nome di Dio / il mio distino (destino ) sono stato contannato (condannato ) a morte / io vi benedico e mi dovete perdonare per qualche ribrovere (rimprovero ). Portate la palma (Fatevi onore ) e fate quello che vi dice vostra matre (madre ), avete perso il patre (padre ) io moro (muoio ) perché o (ho ) commesso (avuto la colpa ) per aiuta (di aver aiutato ) la povera gente / la vita mia vi (ve ) la devono Pagare che quando è piantato (sarà formato ) il governo fate ricorso che moro (muoio ) per aiutare (aver aiutato ) la gente / Cara Carminuccia mi perdono (perdonami ) se o (ho ) fatto delle mancanze, pero (però ) sono innocente che la notta (notte ) mi e (è ) venuta a trovare mia sorella Giuseppina (la sorella morta) e già mi a (ha ) dato segno che mi veniva a prendere / e (è ) riuscito il sogno che mi a (ha ) fatto mia sorella, non fate lagnare Nessuno / quello che anno (hanno ) fatto il contratto come le pecore vendetele lassate (lasciate ) un po (po’ ) per voi. Dite a traficando (Trafficante ) per suo figlio di farcelo stare (farlo restare a lavorare ) fino sara (finché sarà ) più grando (grande ) Nunzio (il figlio di 11 anni) e pagatelo bene. parlate col compare della torre (Torre dei Nolfi ) per ammettere (vendere ) un po (po’ ) di pecore ed anche un po (po’ ) di capre, parlate anche con minco di turco (Domenico Di Turco ) / le vaccine mantenetele per uso di famiglia così non guardate a gliartri (agli altri ). Non fate il torto a mio Patre (padre ) che (perché ) è peccato che (perché ) io non posso consolarmi che (perché ) non posso rivede (rivederlo ) lultimavolta (l’ultima volta ) / il tristo distino (destino ) così avra (avrà ) voluto Dio. Raccomandatemi a tutto (tutti ) i Santi a la (alla ) madonna della libera (Madonna ) che la tenco (tengo ) sempre al cuore cara. Carminuccia mi consolo (che ) pure ti o (ho ) visto l’ultima volta mi portavi (hai portato ) tutti 4 i miei figli giusto per dargli un bacio / i (io ) comando lo stesso sopra questa carta / bacio mia moglie uniti con i nostri figli, figli cari sto chiuso dentro una stanza senza una goccia daqqua (d’acqua ) / figlio Nunzio fate il buono fate quel che ti dice tua matre (madre ) che non credevo di lasciarti così subito. Saluto mia sorella Francesca mio cugino Pietro e famiglia, le vostre sorelle e famiglia, volete (vogliate bene ) anche la (a ) vostra madre / Cesso di scrivere / ti sono stato sempre fedele tuo marito Michele Del Greco.» (Sotto la firma è disegnato un piccolo segno di croce ). Un’altra figlia di Michele Del Greco , Raffaella, ha ricostruito quei giorni dolorosi, nel libro dal titolo Quei lunghi trenta giorni. In precedenza, esattamente il 20 ottobre 1943, alle ore 8 del mattino, davanti al muro del cimitero di Sulmona, erano state fucilate quattro persone: i due fratelli Giuseppe e Antonio D’Eliseo di Roccacasale, il loro nipote Antonio Taddei e l’amico Giuseppe De Simone di Pratola Peligna. Di questo assassinio, lo storico inglese Roger Absalom scrive: «la prima occasione in cui dei civili italiani vennero passati per le armi con la specifica accusa di aver “aiutato e favorito” dei fuggiaschi.» (Cfr. “E si divisero il pane che non c’era ” a cura di Rosalba Borri, Luisa Fabiilli e Mario Setta; “Terra di Libertà, storie di uomini e donne nell’Abruzzo della seconda guerra mondiale ” a cura di Maria Rosaria La Morgia e Mario Set LUPOABRUZZESE- APer non dimenticare il martirio di Michele del Greco, pastore, vittima del nazismo- Possibile che in Abruzzo debbano accadere solo storie di squallida politica. Ecco un esempio del vero abruzzese. Un pastore generoso, un eroe che ha dato la vita per dare da mangiare a prigionieri in fuga per la libertà: americani, francesi, inglesi e russi. Meditiamo! Non è la malvagità, ma l’indifferenza degli uomini che mi fa paura (M.L. King)Commemorazione del martirio di Michele Del Greco, vittima del nazismo. Una targa a ricordo e la presentazione del libro “Caro papà”. Una foto emblematica per chi conosce certe situazioni. Una stretta di mano fra l’attuale vescovo di Sulmona Angelo Spina e Pasquale Iannamorelli, editore del libro, un prete operaio sostenitore della scuola di don Milani, occasioni di saluto meno solite con i vescovi del passato. Grazie Raffaella! ’Associazione culturale Insieme per il Centro Abruzzo, in collaborazione con l’Associazione culturale Smemoranda di Sulmona, organizza una cerimonia commemorativa, in occasione della ricorrenza del 65° anniversario del martirio di Michele Del Greco. Il pastore di Anversa degli Abruzzi fu fucilato il 22 dicembre 1943 ad opera dei tedeschi. L’esecuzione avvenne a seguito della condanna, Del Greco fu ritenuto reo di aver dato conforto a prigionieri affamati: inglesi, francesi, russi ed americani. La manifestazione avrà luogo domenica 21 dicembre 2008 alle ore 10,30 all’interno della stessa Abbazia Morronese Celestiniana di Sulmona, località Badia, dove avvenne la fucilazione. Una targa in pietra a ricordo verrà scoperta dalla figlia del pastore, la ottantaduenne Raffaella Del Greco. Sarà presente S.E. mons. Angelo Spina, vescovo della Diocesi di Valva e Sulmona. A corollario dell’evento il “Coro Canti di montagna Padre Mario” di Castelvecchio Subequo eseguirà alcuni brani. Successivamente, presso il ristorante “Il lupo verde” in località Badia di Sulmona, verrà presentato il libro scritto dalla stessa figlia Raffaella intitolato “Caro papà ”, di cui verrà donata una copia a coloro che saranno presenti. Oltre all’autrice interverranno: Giancarlo Penza della Comunità di Sant’Egidio, gli storici Lando Sciuba e Ilio Di Iorio, Diana Cianchetta, quale voce narrante, e la moderatrice Rosanna D’Aurelio, responsabile della Biblioteca comunale di Sulmona. Al termine della rievocazione ci sarà una degustazione di prodotti della pastorizia locale, ricordando Michele, offerti da una Azienda Bioagrituristica di Anversa degli Abruzzi. Sulmona lì 11 dicembre 2008. A cura dell’Ufficio Stampa Associazione Culturale Insieme per il Centro Abruzzo RETE-ABRUZZO- A MEMORIA DI MICHELE DEL GRECO, MARTIRE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE 2 Settembre 2013 A settant’anni dal ’43, un momento commemorativo sarà dedicato al pastore Michele Del Greco di Anversa degli Abruzzi, vittima della ferocia nazista, fucilato nell’abbazia celestiniana. “Mi ritrovo qui, per aver dato da mangiare a degli affamati, come voi preti ci avete insegnato”. Fu una delle ultime frasi che il pastore Michele disse al cappellano del carcere, prima della fucilazione. Un crudele cortocircuito – fra la legge universale dell’amore, cristiano e non solo, e la feroce, folle assurda legge di guerra, instaurata dai nazisti durante la Resistenza – che produsse uno strazio inconsolabile in una mamma con i propri quattro figli, tre dei quali ancora minori di età, alla vigilia del Natale del ‘43. Un’angosciante immagine sempre viva, condizionante l’intensa e catartica opera poetica ed intellettiva della figlia Raffaella. Appuntamento domenica 8 settembre alle 10,30, presso l’Abbazia Morronese. Raffaella Del Greco, insegnante, scrittrice e poetessa, in collaborazione con le Associazioni“Il Sentiero della Libertà” e “Insieme per il Centro Abruzzo” e con il patrocinio della Soprintendenza ai Beni Artistici – Storici – Etnoantropologici dell’Abruzzo, invita ad un incontro commemorativo, domenica 8 settembre 2013 alle ore 10,30, presso la Badia di Sulmona, dove il 22 dicembre del 1943 i nazisti fucilarono suo padre, il pastore Michele Del Greco, colpevole di aver aiutato prigionieri alleati, in fuga verso la libertà, dal campo di concentramento di Fonte d’Amore. Sul luogo dell’esecuzione nel 2008 è stata deposta una lapide a memoria. Il programma prevede alcuni brani a cura del Duo DisCanto di Sulmona con testi di Raffaella Del Greco, esibizione seguita da un intervento di Mario Setta , storico dell’Associazione “Il Sentiero della Libertà”. Intervento, poi, di Antonio Ruffini , presidente dell’Associazione “Insieme per il Centro Abruzzo” e conclusioni di Raffaella del Greco, la quale reciterà alcune sue composizioni.Giovanni Pizzocchia I 90 anni della scrittrice e poetessa abruzzese Raffaella Del Greco, nella sua Anversa degli Abruzzi – Una serata intensa, di emozione e di gioia ma soprattutto un incontro di vera amicizia, di amore alla cultura e di passione per la migliore tradizione abruzzese. E’ stato questo il senso più intimo della celebrazione dei 90 anni della scrittrice e poetessa abruzzese Raffaella Del Greco, nella sua Anversa degli Abruzzi (AQ), il paese delle sue radici familiari, delle sue prime esperienze professionali di insegnante, nella piccola e amatissima frazione di Castrovalva, dei suoi primi pregnanti moti dell’animo poetico, dove venne alla luce il 5 agosto 1926. Anversa il 20 agosto scorso ha reso omaggio alla sua scrittrice e poetessa, in un pomeriggio di ricordi, di poesia, di musica. In apertura dell’incontro “Sagra dell’amicizia e della cultura”, così come la stessa Raffaella Del Greco ha voluto presentarlo, è stata ricordata la figura del martire della Resistenza umanitaria, Michele Del Greco, padre di Raffaella, che i nazisti uccisero nel 1943 “reo” di aver soccorso prigionieri angloamericani, dando loro ospitalità e rifugio nella montagna che domina Anversa. L’esempio di solidarietà offerta da Del Greco a chi lottava per la liberazione della nostra patria dall’invasore tedesco e dal ventennale regime fascista, resta scolpito per sempre nella storia dell’Abruzzo e della Resistenza di chi difese la dignità umana, calpestata dall’oppressore nazifascista, con le armi della solidarietà e della carità cristiana. In tanti anni di impegno nella cultura, da insegnante, da scrittrice, da poetessa e traduttrice di testi dal francese, Raffaella Del Greco si è battuta, con tutte le proprie energie e con il suo inestimabile talento, forgiato anche dalla tempra di donna forte e combattiva, perché il gesto eroico del padre non finisse nel dimenticatoio della storia ma dalla storia fosse annoverato, per sempre, come fulgido e incancellabile esempio per tutti ed in particolare per le giovani generazioni che vivendo un tempo di pace sono chiamate a difendere la libertà conquistata con il sangue dei martiri della Resistenza, uomini e donne, giovani e anziani, militari e civili, che con la propria vita diedero testimonianza concreta e inestinguibile ai valori della democrazia, dell’eguaglianza e della fraternità tra tutti gli uomini. E mai il nome e la fama della scrittrice e poetessa abruzzese sarà disgiunto dal nome e dalla sacra memoria di quel padre che sacrificò la propria vita in nome di altissimi valori. Era presente il giornalista Giovanni Pizzocchia, il quale nel 2008 con il dott. Antonio Ruffini dell’Associazione Centro Abruzzo e l’Associazione Smemoranda di Mario di Salvo, pose una targa ricordo dedicata a Michele del Greco nel cortile dell’Abbazia Celestiniana di Sulmona. Inoltre era presente anche il prof. Mario Setta che ha fatto dono a Raffaella del libro “ La terra di liberta’ “scritto in collaborazione con la giornalista della Rai Maria Rosaria La Morgia che presenta antologicamente figure e testimonianze autobiografiche dei prigionieri alleati. Il breve ricordo del caso, Del Greco si è concluso con la proposta venuta da Nunzio Marcelli di restaurare lo stazzo pastorale dove il tragico fatto del 1943 ebbe il suo inizio, come “cippo” commemorativo. A seguire un gruppo di giovani ed adulti anversani e originari del piccolo centro della Valle del Sagittario ha letto poesie in lingua e in dialetto di cui Raffaella Del Greco è stata autrice. In pochi ma essenziali momenti è stata ripercorsa, in un sintetico excursus antologico, l’opera poetica della Del Greco. Un’opera tanto originale, penetrante e preziosa, da essere premiata negli anni da numerosi riconoscimenti ed encomi solenni in concorsi nazionali ed internazionali, che hanno visto Raffaella Del Greco protagonista. Il palmarès ottenuto dalla scrittrice e poetessa anversana è stato ampiamente illustrato nella serata del 20 agosto da pannelli allestiti appositamente con fotografie che ritraggono i premi ricevuti ed alcuni momenti delle cerimonie di premiazione nei quali a Raffaella Del Greco è stato tributato il meritato plauso della critica e del pubblico per le sue opere. In alcune foto Raffaella Del Greco appare anche al fianco del Presidente della Repubblica emerito, Carlo Azeglio Ciampi, scomparso di recente e del Principe Carlo di Edimburgo. Ma Raffaella Del Greco, artista poliedrica, è autrice anche dei versi di canzoni in dialetto abruzzese che da anni sono nei programmi e repertori dei più rinomati gruppi corali d’Abruzzo. Le sue canzoni, ovunque apprezzate e musicate da autori di grande prestigio, sono inni all’Abruzzo e alle sue tradizioni, sono interpretazioni in versi e musica del suo animo di donna appassionata del proprio paese e della sua abruzzesità, che nonostante il lungo tempo vissuto nella Capitale, resta viva nel suo spirito, amante di Anversa, innamorato dell’Abruzzo. Ed è per attestare stima e affetto verso una donna egregia, sempre entusiasta nella sua attività letteraria, che la platea della celebrazione in Anversa si è arricchita delle presenze di nomi illustri nel panorama regionale. Ospite d’onore del pomeriggio celebrativo è stato infatti il musicista Vincenzo Coccione, apprezzato compositore abruzzese di Poggiofiorito (CH), che ha composto 5 brani scritti dalla Del Greco affidandoli alla pregevole voce del tenore Luciano Flamminio, (in questa circostanza gli ospiti ne hanno potuto godere solamente per 2 brani: “Ce scioglie u’ core mie” e “Le lavandaie”). In compagnia del musicista si annovera la pregiata presenza del fratello Camillo, esimio poeta. Il fisarmonicista Francesco Pincelli, musicista pescarese tra i protagonisti della Settembrata Abruzzese, accompagnandosi con la sua fisarmonica ha eseguito 2 brani: “Amore dalunghe” e “Se fusce”. Presenti, inoltre, i musicisti compositori aquilani Luciano Bologna e Camillo Berardi e Michele De Flaviis, Direttore della Corale “Acquaviva” di Mosciano Sant’Angelo (TE). Raffaella Del Greco si è detta contenta e molto commossa del tributo di stima e di affetto che in tanti nella serata trascorsa il 20 agosto, nel piazzale del Comune di Anversa, hanno voluto offrirle, facendole omaggio del loro rinnovato apprezzamento per quanto ha scritto e ancora scrive e per l’impegno profuso in tanti anni di carriera artistica. Anche il Comune di Anversa, rappresentato dall’assessore delegato alla Cultura, Mario Giannantonio, ha consegnato una targa all’ illustre concittadina, esprimendole gratitudine per il suo impegno, che riflette tutto l’amore che prova per la sua terra d’origine e la Dott.ssa Rosalba Cecchini Pace ha tratteggiato la figura morale ed intellettuale di Raffaella Del Greco. In chiusura abbiamo potuto apprezzare il ricco buffet di prodotti tipici dell’agriturismo di Nunzio Marcelli. Ma la celebrazione del 90° compleanno di Raffaella Del Greco si è conclusa dando appuntamento a tutti al prossimo anno. L’impegno preso è quello di allestire una serata con cori abruzzesi che eseguiranno le canzoni del folclore di cui Raffaella Del Greco è autrice. Dunque l’interessante e vivo pomeriggio trascorso ad Anversa, sabato 20 agosto, è preludio ad altri momenti che l’infaticabile scrittrice e poetessa anversana promette di vivere e far vivere nel suo paese, per dare un’ulteriore testimonianza del suo spirito di autentica valorosa artista, capace di guardare sempre avanti, forte di radici profonde e sempre feconde di frutti eccellenti. GIUSEPPE FUGGETTA-ABRUZZO Sulmona-23 aprile 2021 -Addio a Raffaella Del Greco, poetessa, scrittrice e artista poliedrica Nata Anversa 95 anni fa, era la figlia di Michele eroe della Resistenza. Forte, combattiva e pluripremiata, aveva anche scritto versi di canzoni in dialetto. SULMONA. Addio alla poetessa e scrittrice abruzzese Raffaella del Greco. Donna forte e combattiva, avrebbe compiuto 95 anni in agosto. Ad annunciare la sua morte è stata su facebook da Roma l’adorata nipote Agnese Incurvati.
ANPI- Comitato antifascista della SABINA
TRICOLORE ANPI
Raffaella Del Greco,scrittrice e poetessa abruzzese
Raffaella Del Greco,scrittrice e poetessa abruzzese
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