RIETI- 20 gennaio 2017-C’è tempo fino al 25 gennaio 2017 per aderire alla 24esima edizione del Concorso regionale per i migliori oli del Lazio “Orii del Lazio – Capolavori del gusto” per l’assegnazione dei premi per i migliori prodotti nella regione.
Il Concorso, valido anche per la selezione su base regionale dei partecipanti al Concorso Nazionale “Ercole Olivario”, è promosso ed organizzato da Unioncamere Lazio, in collaborazione con la Camera di Commercio di Rieti e le altre Camere del Lazio, con il supporto di Agro Camera. Il concorso selezionerà, inoltre, i partecipanti al premio nazionale “Ercole Olivario”. Il concorso si propone: di valorizzare i migliori oli extravergine di oliva provenienti da zone con riconoscimento, nazionale e/o comunitario, a denominazione d’origine (DOP e IGP) o dai diversi ambiti del territorio laziale per favorirne la conoscenza e rafforzarne la presenza nei mercati esteri, scegliendo ed indicando gli oli di qualità che possano al tempo stesso conseguire l’apprezzamento dei consumatori; di stimolare olivicoltori e frantoiani al miglioramento della qualità del prodotto ed alla sua diversificazione; di contribuire alla valorizzazione e diffusione a livello regionale dei tecnici ed esperti assaggiatori in sintonia con la normativa italiana e comunitaria.
Il concorso è riservato all’olio extra vergine d’oliva di qualità ottenuto da: olive prodotte nelle zone a denominazione d’origine, già riconosciute in ambito comunitario; olive prodotte nei diversi ambiti territoriali italiani. La territorialità è attestata dal partecipante con autodichiarazione sull’attività svolta e la provenienza delle olive (da produrre secondo il fac-simile inserito nella domanda di partecipazione.
Possono partecipare al Concorso, per una o per entrambe le tipologie con al massimo una denominazione per ciascuna tipologia: olivicoltori del Lazio produttori di olio in proprio; frantoi con sede nella Regione Lazio, limitatamente al prodotto proveniente da oliveti della regione Lazio; oleifici cooperativi, organizzazioni di produttori (quali consorzi, cooperative, reti di impresa) con sede nella regione Lazio, limitatamente al prodotto proveniente da oliveti della regione Lazio; soggetti sottoposti al sistema dei controlli detentori, nella relativa zona di origine, di prodotto pronto per l’immissione al consumo con certificazione a denominazione di origine.
Le aziende partecipanti dovranno essere regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente per territorio ed in regola con il pagamento del diritto annuale.
I partecipanti dovranno far pervenire, anche via fax, alla Segreteria del Concorso per i migliori oli extravergini di oliva del Lazio – c/o Agro Camera – Via dell’Umiltà, 48 – 00187 Roma – la domanda di partecipazione allegata al regolamento pubblicato sul sito http://www.oridellazio.com/ secondo la categoria per cui si intende partecipare fino al 25 Gennaio 2017.
Roma- 20 gennaio 2017- “CASA DI BAMBOLA di Henrik Ibsen .
Adattamento e regia Roberto Valerio;
Personaggi e interpreti (in ordine di apparizione):
Nora Helmer- VALENTINA SPERLÌ ;
Torvald Helmer –ROBERTO VALERIO;
La signora Linde- CARLOTTA VISCOVO ;
Il Dottor Rank –MASSIMO GRIGÒ;
Krogstad –MICHELE NANI;
La balia –DEBORA PINO;
Scene di Giorgio Gori,
Costumi di Lucia Mariani,
Luci di Emiliano Pona.
Produzione Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale con il sostegno di Regione Toscana, MIBACT.
Quando nel 1879 Casa di bambola fu rappresentata per la prima volta, il dramma suscitò scandalo e polemica ovunque per la sua lettura come esempio di un femminismo estremo; tanto che in Germania Ibsen fu addirittura costretto a trovargli un nuovo finale, perché la protagonista si rifiutava di impersonare una madre da lei ritenuta snaturata. Ma, al di là di ogni contenuto polemico, il dramma resta opera di una grande e complessa modernità, abitata da personaggi capaci di parlare ancora ai nostri contemporanei. Partendo da una nuova e attenta rilettura di questo grande classico di fine ‘800, attraverso una riscrittura e rielaborazione scenica del testo, si approda così ad uno spettacolo dove il centro è “il dramma nudo”, spogliato di bellurie ottocentesche e convenzioni borghesi.
APPUNTI PER UNA REGIA
Casa di bambola (1879) è un testo complesso e seducente che restituisce molteplici e potenti suggestioni. È l’intreccio dialettico di una crisi, di una transizione, di un passaggio, di un percorso evolutivo; è il ritratto espressionista (L’urlo di Munch è del 1893) di un disperato anelito alla libertà che crea però angoscia e smarrimento. I personaggi si muovono in uno spazio scenografico spoglio/essenziale, sghembo, caricaturale, oscillando tra il sogno e la veglia, tra la verità e la menzogna, tra il desiderio e la necessità. Uno spazio onirico che trasfigura la realtà in miraggio, delirio, allucinazione, incubo. Una scena stilizzata per raccontare al meglio un desolante deserto relazionale ed esistenziale popolato non da volti ma da maschere che si apprestano a inscenare un dramma della finzione.
Madre di tre figli piccoli, Nora è sposata da otto anni con l’avvocato Torvald Helmer, che la considera alla stregua di un grazioso e vivace animale domestico. E lei ‘sembra’ felice in questa sua gabbia familiare. Entrambi, vittime della loro incapacità di comunicare realmente, intrappolati in ruoli che si sono vicendevolmente assegnati: lei consapevolmente confusa, lui ignaro e sentimentalmente analfabeta. Alberga in Nora la consapevolezza repressa di essere stata costretta dal padre e dal marito a vivere nel sortilegio dell’infantilismo e dell’inettitudine. Ma quell’embrionale pallido incosciente rancore svanisce di fronte all’ideale di perfezione a cui ha ancorato l’immagine di Helmer; e così, la relazione tra i due è viziata dalla reificazione e dall’abuso, percepibile nel sottile confine che separa l’oltraggio dal gioco, l’acquiescenza dalla complicità, l’oppressione dalla devozione. Nora forse non possiede gli strumenti per sottrarsi ai vincoli che la tengono in scacco e le impediscono di evolvere come individuo pienamente cosciente, autonomo, capace attraverso le armi della critica di esercitare pienamente il proprio libero pensiero e incamminarsi sulla strada che conduce all’autodeterminazione (a differenza delle altre due figure femminili create da Ibsen negli anni seguenti: Hedda Gabler e Ellida de La donna del mare). Ma Nora è senz’altro attraversata, trafitta, tormentata dai germi della ribellione. Nora vuole naufragare. Vuole abbandonarsi nell’oceano infinito del possibile; quel brodo primordiale, quel tutto indefinito e molteplice, creatore di ogni cosa, soffio inquieto e vitale: la libertà. Suggestione vagheggiata, sognata e desiderata, ma non agita. Che irrompe con forza crescente nella coscienza di Nora spingendola a intraprendere un cammino doloroso e pieno d’insidie verso la maturità. Ma Nora come la fenice risorgerà dalle sue ceneri e spiccherà il volo verso la felicità? O il solo concetto del tramonto segnerà simbolicamente il suo orizzonte esistenziale? Sarà capace di sopravvivere alla distruzione di quel mondo che nonostante tutto l’ha cullata in acque rassicuranti e arenata in paradisi artificiali? Non sappiamo cosa ne sarà di Nora. Non sappiamo se sarà davvero capace di accogliere pienamente il cambiamento avvenuto dentro di lei per rifondarsi in una nuova esistenza. Non c’è dato saperlo. La portata tragicamente attuale di Casa di bambola si declina forse nell’ambiguità del finale. Solo immaginandoci Nora come una donna che vive, pensa, agisce nel nostro tempo presente, possiamo forse investire Casa di bambola di un significato ultimo che non tradisce il testo ma che è capace di parlare a un pubblico contemporaneo.
Roberto Valerio
Con questo allestimento del celebre dramma di Ibsen, tornano a lavorare insieme un gruppo di artisti (Valentina Sperlì, Roberto Valerio, Michele Nani, Massimo Grigò, Carlotta Viscovo) che hanno realizzato negli ultimi anni spettacoli di valore, apprezzati da pubblico e critica, come ad esempio :Il Vantone di Pier Paolo Pasolini, Un marito ideale di Oscar Wilde e L’impresario delle Smirne di Goldoni.
Questa è davvero una stagione piena, ricca di proposte che rappresentano tutti i settori dello spettacolo dal vivo, dove tutte le arti sono presenti e protagoniste: prosa, danza, musica, teatro-danza, performance, reading letterari, clownerie, circo, teatro ragazzi, concerti. Direzione Artistica Manuela Kustermann
VASCELLO PROSA DANZA E MUSICA Orari: tutti i giorni ore 21.00 domenica ore 18.00
Abbonamenti
3 spettacoli a scelta 30 euro su prosa, musica e danza10 spettacoli a scelta 100,00 € tra prosa, danza, musica 5 spettacoli a scelta 60,00 € tra prosa, danza, musica Biglietteria:
Intero Prosa 20,00 € Ridotto Prosa over 65 15,00 € Ridotto Prosa studenti 12,00 € Intero Danza e Musica € 15,00 Ridotto over 65 e studenti € 12,00 Servizio di prenotazione 1,00 € a biglietto
IL VASCELLO DEI PICCOLI
Biglietteria: Posto unico 10,00 € Servizio di prenotazione 1,00 € a biglietto
Abbonamento 5 spettacoli a scelta 40,00 €
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Come raggiungerci: Il Teatro Vascello si trova in Via Giacinto Carini 78
a Monteverde Vecchio a Roma sopra a Trastevere, vicino al Gianicolo.
Con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma tel 06 5800108; Via Francesco Saverio Sprovieri, 10, Roma tel 06 58122552; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma tel 06 5803217, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma tel 06 5815157
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello
ROMA-18 gennaio 2017 ore 16.08 “Dopo il tavolo tecnico di coordinamento per la valorizzazione della tenuta di Castel Di Guido, una nostra delegazione è stata ricevuta dagli assessori Hausmann e Sartore che hanno ribadito l’intenzione di indire al più presto un bando per la gestione della tenuta”. Così, in una nota , il comitato Campagna Romana Bene Comune che vede tra gli aderenti la Cgil di Roma e del Lazio, la Cgil di Roma nord Viterbo Civitavecchia, la Flai Cgil e l’Aiab (Associazione italiana agricoltura biologica).
“Tra le criticità emerse – continua la nota – la scarsa chiarezza da parte del Comune di Roma sulla gestione corrente e i piani futuri. Se infatti la proprietà dei terreni e degli immobili é rientrata alla Regione Lazio il 28 dicembre scorso, l’azienda agricola biologica Castel Di Guido é di proprietà del Comune di Roma e quindi personale, macchinari, trattori, animali e fieno per la loro alimentazione sono gestiti dal Comune. Per questo motivo, chiediamo un incontro con l’assessorato competente. Esprimiamo infine la nostra perplessità sulla proposta di valorizzazione di Castel di Guido del presidente della Commissione Ambiente Daniele Diaco e resa nota nei giorni scorsi, in quanto non emerge l’identità agricola della tenuta. E’ per noi fondamentale capire se la posizione di Diaco rispecchi la volontà del Comune di Roma. Per quanto ci riguarda, la mobilitazione continua e a breve terremo un sit in davanti al Campidoglio”
Direzione Artistica Manuela Kustermann IL VASCELLO DEI PICCOLI .
ROMA dal 14 gennaio al 19 febbraio 2017 sabato ore 17.00 domenica ore 15.00
Matinee VENERDI’ 24 FEBBRAIO CARNEVALE H 10.30
CIRCO PINOCCHIO di Leonardo Angelini diretto da La compagnia dei Giovani del Teatro Vascello
interpretato da :
Valentina Bonci, Isabella Carle, Matteo Di Girolamo
Marco Ferrari, Chiara Mancuso, Valerio Russo, Pierfrancesco Scannavino, Chiara Lucisano.
musiche Claudio Corona Belgrave
costumi e scene Clelia Catalano e Silvia Colafrancesco
illustrazione Marco Sebastiani
produzione La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello
in collaborazione con La Scuola Romana di Circo
C’era una volta un bambino vero, Pinocchio, che, abbandonati gli abiti di burattino, aprì un circo tutto suo, il Circo Pinocchio.
Lo spettacolo racconta il circo, i suoi colori, lo sfarzo, le risate, ma anche i sacrifici, le rinunce e le lacrime di cui questo mondo ha bisogno per splendere e regalare la sua magia. Per un’artista, la cosa più difficile è trovare equilibrio tra divertimento e disciplina, tra passione e compromesso e, proprio attraverso l’eroe di Carlo Collodi, esploriamo luci e ombre di questo binomio eterno. Grazie ai suoi compagni d’avventura di sempre, anche loro acrobati e giocolieri, la Fata Turchina, Mangiafuoco, Gatto, Volpe e il grillo parlante, Pinocchio capirà come superare le sue paure.
Davvero si può sopravvivere senza dire bugie?
Il burattino di Collodi, da quando è diventato umano – e adulto – ci prova con tutte le sue forze.
Per campare dirige un circo: la Fata Turchina volteggia ai trapezi, Mangiafuoco disegna fiamme nell’aria, il Gatto e la Volpe clowneggiano, il Grillo Parlante è il direttore di pista e Pinocchio il giocoliere.
Il Circo Pinocchio però è sempre più sgangherato: il Grillo soffre di balbuzie, la Fata è sovrappeso, Mangiafuoco è tutto fumo e niente fuoco, ed il Gatto e la Volpe, costretti a un’assoluta bontà e correttezza, non fanno ridere più nessuno.
Spinti dalla fame, i pigri e buffi compagni di Pinocchio cercano di convincerlo a dire qualche “innocente” bugia, per racimolare qualche spettatore in più. Lui però non si piega: in cuor suo è terrorizzato dalla possibilità di ritrasformarsi in un ciocco di
legno. “Le bugie non si dicono!”, ordina agli altri.
La divertente commedia prende spunto dal capolavoro di Collodi, ribaltandone i ruoli. Riflette sui temi della menzogna e della bontà. La sincerità costa cara. Pinocchio, per potersela permettere, proverà a diventare il giocoliere più bravo del mondo e cercherà di convincere i suoi amici a migliorare attraverso l’impegno e il lavoro, a scegliere con il cuore tra ciò che è giusto e ciò che è facile.
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello
Festival Internazionale della Magia – 14ª edizione
Supermagic, torna al teatro Olimpico di Roma
CAST
Roxanne, Charlie Mag, Norbert Ferrè, Marco Zoppi
Remo Pannain, Aaron Crow, Basilio Tabacchi, Topas
Regia Emanuele Merlino
Testi Remo Pannain
Disegno Luci Paolo Jacobazzi
Disegno Audio Massimiliano J.Mantovani
I più grandi prestigiatori del mondo del momento tornano ad esibirsi per il pubblico romano in un evento che è più di uno spettacolo magico: musiche originali, effetti tecnici innovativi, sorprese mirabolanti, coreografie mozzafiato e attimi di tensione saranno la cornice di un nuovo momento magico straordinario, come Supermagic ci ha ormai abituato a vivere.
L’evento, atteso dal pubblico di ogni età, vedrà in scena nuove magie, prestigiatori campioni del mondo e giovani virtuosi talenti, per portare, anche quest’anno, il pubblico di Supermagic in quel mondo straordinario, dove i prodigi sono talmente all’ordine del giorno da spingere chi guarda a superare ogni forma di stupore e di divertimento, fino ad immedesimarsi nel magico e credere di poter portare la magia di Supermagic nella propria vita quotidiana.
Una donna ROXANNE è una affascinante e originale illusionista tedesca, una delle poche donne famose nel mondo dello spettacolo magico. La sua raffinata magia è stata premiata a Monte Carlo, a Las Vegas, al campionato mondiale di Lisbona e come miglior numero femminile a Los Angeles. Seducente, imprevedibile ed elegante, nella sua esibizione la magia e la femminilità prendono vita in un’atmosfera mistica e tenebrosa per incantare il pubblico e lasciarlo col fiato sospeso.
Due Italiani: Marco Zoppi, è un fantasista e prestigiatore italiano specializzato nella magica arte delle bolle di sapone, con il suo spettacolo si è esibito in Europa, Russia, Medio Oriente e America Latina. Dottore in chimica, grazie alle sue conoscenze ha sviluppato una speciale formula per creare incredibili effetti visuali con le sue bolle. Un sapiente e originale mix di arte e magia per racchiudere la fantasia e l’incanto in una bolla di sapone. Uno dei pochissimi artisti internazionali a proporre questo tipo di performance. L’unico al livello di eccellenza.
Basilio Tabacchi, è un travolgente prestigiatore comico italiano, si esibisce in tutto il mondo sulle navi da crociera e sui più grandi palcoscenici internazionali parlando contemporaneamente cinque lingue. Con il suo stile imprevedibile, brillante e stravagante, è in grado di portare sul palco allegria e comicità per far sorridere e far meravigliare con il più
grande dei poteri magici: la risata.
Remo Pannain noto avvocato penalista romano appassionato da sempre di prestigiazione, è l’ideatore di Supermagic e, come ogni anno, sarà in sccena con un “cammeo”. Pannain si è esibito nei più famosi congressi dei prestigiatori in Italia e all’estero anche vincendo premi internazionali.
Accanto a lui quattro artisti straordinari internazionali:
Il belga Aaron Crow è il maggiore esponente mondiale della magia bizzarra, è l’indiscusso Maestro del brivido magico, remiato nella categoria “Mentalismo” al campionato del mondo dei prestigiatori si è esibito in tutto il mondo, dall’Opera House di Sydney a Broadway – New York ed in numerose trasmissioni televisive. Spesso soprannominato “il guerriero” per le sue performance estreme e ricche di suspense.
Dopo il grande successo a Supermagic 2011 torna, a grande richiesta, un nuovo momento di grande tensione con un esperimento adrenalinico di assoluta precisione, nel corso del quale anche un solo piccolo errore potrebbe essere fatale.
Charlie Mag è un abile e talentoso prestigiatore spagnolo, è stato premiato come primo della sua categoria al campionato europeo dell’arte magica ed ha ricevuto numerosi premi internazionali, tra i quali il Mandrake D’Or a Parigi. Grazie alla sua creatività ed alla sua passione è riuscito a reinventare lo stile del mago classico creando un numero originale e moderno, una combinazione di abilità ed emozione per presentare in scena una straordinaria esibizione in grado di trasmettere la vera essenza della magia.
Norbert Ferrè. E’ un artista poliedrico, innovativo ed elegante, vincitore del primo premio nella difficile categoria “manipolazione” al campionato del mondo dei prestigiatori del 2003. La sua manipolazione ha uno stile inconfondibile e le sorprese che si nascondono all’interno del suo show sono l’essenza di questa nobile arte. Si è esibito a Supermagic 2006 dove ha proposto il numero con il quale è diventato campione del mondo entusiasmando il pubblico romano.
Topas TOPAS è un brillante ed originale illusionista tedesco, è stato il più giovane campione del mondo nella storia della magia, aggiudicandosi il titolo per ben due volte. Conosciuto per i suoi effetti innovativi e per il suo stile che fonde musica e magia, si è esibito nei più importanti teatri di tutto il mondo e in oltre 50 spettacoli televisivi. Riesce a stupire il pubblico con la sua virtuosa destrezza e con le sue esclusive illusioni mai viste prima, dalla clonazione del suo corpo alla sparizione di una persona sospesa in aria, per creare lo stupore della vera magia.
vi accompagneranno quest’anno attraverso il viaggio magico che per due ore vi farà uscire dalla realtà per poi farvi ritornare con la consapevolezza dell’esperienza unica appena vissuta.
Uno spettacolo di successo pensato per gli adulti, ma che piace anche ai bambini.
ROMA 16 gennaio 2017-REGIONE LAZIO: BANDO PER VALORIZZAZIONE CASTEL DI GUIDO ENTRO APRILE 2017
“Abbiamo convocato per la prossima settimana il tavolo tecnico di coordinamento per la valorizzazione della Tenuta di Castel di Guido che dovrà definire i contenuti del bando pubblico per il rilancio della Tenuta. E’ previsto per la prossima settimana anche un incontro con l’associazione coinvolta. Il tavolo di coordinamento, composto dalla Regione, Roma Capitale, Mibact – Soprintendenza Area archeologica di Roma, l’Arsial e tre esperti del settore, designati dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma in questi mesi ha lavorato alla mappatura dettagliata del bene e ha messo in campo possibili idee di rilancio e di sviluppo dell’area, in vista dell’immissione in possesso della Regione Lazio da parte del Comune di Roma, avvenuta il 28 dicembre, per mezzo del commissario ad acta come previsto dalla legge regionale 14/2008. Il
Bando volto alla riqualificazione del bene sarà pronto entro Aprile 2017”.
Lo dichiarano in una nota congiunta l’assessore regionale al Bilancio, Patrimonio e Demanio, Alessandra Sartore e l’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Carlo Hausmann.
Castel di Guido-10 gennaio 2016- Poesia , ma soprattutto poesia di un sentimento interiore, quello che ha trasmetto a noi spettatori il Coro SANTA ROSA . Credo che quella di oggi sia stata un’esibizione “oltre” il bello. Grazie al Maestro Antonio Barbagallo e alle voci che hanno riempito di sublime armonia la chiesa dello SPIRITO SANTO di Castel di Guido. Dal classico al barocco ,dal tradizionale, al moderno e oltre sino ai nostri giorni , così si sono esibiti i coristi, bravissimi, del Coro SANTA ROSA. Il Maestro Barbagallo riscrive quel racconto della Natività , diventando un moderno cantore popolare , ma sapendo di essere il Cellini delle note, cesellando il grezzo racconto popolare sradicato dalle originali radici come, ad esempio, il canto popolare siciliano “SUSI PASTURI”, e le ha rivestite di modernità. Le voci soliste , stupende, hanno tradotto in struttura drammaturgica il testo loro affidato. L’invocazione della voce solista era ammantata dall’enfasi di voci alternate del coro, sino ad arrivare , dall’invocazione solitaria , alla preghiera del racconto corale.Chiedo scusa, ma non sono esperto di musica, cerco soltanto di descrivere ciò che ho provato. Una cosa è certa. In un Borgo medievale di Roma Capitale, oggi si sono ascoltate poesie cantate da donne e uomini che nella vita di tutti i giorni svolgono le più svariate professioni, dal chirurgo, al marinaio, all’operaio e all’insegnante ecc. Il merito, già il merito e un GRAZIE al Maestro Dott. ANTONIO BARBAGALLO . Al termine del Concerto , in rappresentanza di tutti gli abitanti di Castel di Guido, la piccola LAETITIA SCHIRINZI ha donato al Maestro Barbagallo, tra gli applausi dei presenti, la targa Premio CAMPAGNA ROMANA.
Articolo e foto di Franco Leggeri-Blog WWW.ABCVOX.INFO
Fissate le date: la prossima edizione del Festival del Medioevo si terrà a Gubbiodal 27 settembre al 1 ottobre 2017.
La manifestazione, incentrata sulla divulgazione storica, è giunta alla terza edizione. È l’unica del suo genere nel panorama nazionale e coinvolge autori provenienti da venti università nazionali e straniere.
La formula è ormai collaudata. In cinque giorni di incontri, interviste e “faccia a faccia”, i più importanti storici italiani e europei, insieme a scrittori, giornalisti e uomini di spettacolo, affrontano una vera e propria sfida culturale: raccontare al grande pubblico in modo “facile” e appassionante dieci secoli di storia, dalla caduta dell’impero romano alla scoperta dell’America (476-1492).
Alessandro Barbero all’edizione 2016 del Festival del Medioevo
Tutti gli incontri sono gratuiti e a ingresso libero.
Il Festival è arricchito da molti eventi collaterali (mostre, rievocazioni, film, concerti, spettacoli, giochi di ruolo e visite guidate) tra i quali spiccano alcuni appuntamenti fissi:
“Miniatori dal mondo” coinvolge esperti da ogni parte del mondo per creare uno scriptorium aperto a tutti per sperimentare questa splendida arte
– Fiera del Libro Medievale. Tutto quello che c’è da leggere e sapere per conoscere meglio l’Età di Mezzo. Le maggiori case editrici italiane e i piccoli editori specializzati presentano al vasto pubblico degli appassionati i saggi, i romanzi, le biografie, gli approfondimenti tematici e i grandi classici che hanno per oggetto dell’età medievale.
– Miniatori e calligrafi dal mondo. Medioevo e futuro si incontrano in un evento dedicato alla moderna arte amanuense.
– Le botteghe e i mestieri. L’artigianato medievale presentato dai migliori espositori nazionali in modo filologicamente corretto.
– La Tavola rotonda del Web. Evento specifico dedicato ai siti specializzati sul Medioevo, costruito in collaborazione con Italia Medievale, Feudalesimo e Libertà, fenomeno social di goliardia e satira politica e MediaEvi, pagina Facebook specializzata nell’analisi dei medievalismi.
– Medioevo dei bambini. Giochi, letture, animazioni, laboratori d’arte e corsi di disegno riservati ai più piccoli.
– Mercato Medievale. L’evento, organizzato in collaborazione con i quattro quartieri storici eugubini, presenta i prodotti gastronomici locali a k 0 e le eccellenze artigiane del territorio. Nel mercato vige una moneta autonoma: gli acquisti si pagano in quattrini ed eugubini, che vanno ritirati al banco di cambio medievale.
Il Festival è realizzato dall’Associazione culturale Festival del Medioevo in collaborazione con il Comune di Gubbio. E’ sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, dalla Regione Umbria, dal Gal Alta Umbria e dalla Camera di Commercio di Perugia. Gode anche del patrocinio del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del patrocinio scientifico dell’Isime, l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo, principale punto di riferimento per gli studiosi che si dedicano all’edizione dei testi storici di età medievale dal 500 al 1500.
La RAI, Radio Televisione Italiana, è media partner dell’evento con i canali tematici di Rai Storia e RAI Radio3, insieme al mensile Medioevo e al il sito web Italia Medievale.
Più di 50.000 persone, nell’arco di 6 giorni (4-9 ottobre 2016) hanno partecipato all’ultima edizione. Durante la manifestazione, Sergio Mattarella ha conferito la Medaglia d’Oro della Presidenza della Repubblica alla città di Gubbio come “espressione di apprezzamento per l’alto livello culturale del Festival del Medioevo”.
Nel 2016 il Festival del Medioevo ha vinto anche il Premio Italia Medievale riservato alle istituzioni “che si sono particolarmente distinte nella promozione e valorizzazione del patrimonio medievale italiano”.
Il sito della manifestazione e la relativa pagina Facebook sono gli indirizzi online dedicati alla divulgazione storica del Medioevo più visitati in Italia.
A Roma ci sono molte ville nobiliari ben conservate, villa Doria Pamphilj, conosciuta anche VILLA DEL BUON RESPIRO, è certamente una di esse. Si presenta con il più grande parco della città di Roma, 184 ettari. È anche sede di rappresentanza del governo italiano.
La sua sistemazione seicentesca la Villa è ancora intatta insieme ad altre del coeve e settecento e ottocento. Ne l849 fu teatro della più cruente battaglia per la difesa della “Repubblica Romana” nella quale si scontrarono le truppe francesi con quelle garibaldine, durante uno degli assalti morì il colonnello Angelo Masina.
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